Pescara – L’architetto Massimo Palladini, presidente della sezione pescarese “L. Gorgoni” di Italia Nostra, lancia un appello riguardo alla situazione di stallo che affligge le Terme di Caramanico. La storica struttura termale, elemento fondamentale per l’economia locale e parte integrante del paesaggio montano della Maiella, si trova attualmente in una crisi profonda, testimoniata dall’annuncio di una sesta asta per la vendita degli edifici. Tuttavia, come per le precedenti, anche questa rischia di non suscitare interesse, aggravando ulteriormente lo stato di abbandono e le incertezze per il futuro della località.
Palladini evendenzia di come le Terme di Caramanico non rappresentino solo un’attività economica, ma una vera e propria risorsa paesaggistica e culturale. L’integrazione dello stabilimento termale con l’antico borgo e il contesto naturale della Maiella è ormai storicizzata, rendendo la sua tutela un tema cruciale non solo per gli interessi economici, ma anche per la salvaguardia del patrimonio storico e paesaggistico.
L’associazione Italia Nostra ricorda l’archietetto è da sempre impegnata nella difesa dei beni culturali e ambientali, sottolinea l’importanza di proteggere il “paesaggio termale”, inteso non solo come risorsa per il servizio sanitario, ma anche come parte integrante del comprensorio montano. I valori storici degli edifici e il loro impatto sul contesto urbano rendono necessaria una riflessione collettiva sulle possibili azioni da intraprendere per scongiurare il degrado definitivo di questo bene comune.
A tal fine, Palladini propone un incontro tra tutte le parti interessate – enti locali, istituzioni e associazioni – per trovare una soluzione condivisa. «Chiediamo pertanto ad ognuno la disponibilità a partecipare ed una cortese iniziativa per la sua convocazione al PREFETTO di PESCARA, dr.Flavio FERDANI, trattandosi di funzionario dello Stato super partes preposto per legge ad attività di mediazione per risolvere i contraddizioni dai risvolti sociali; riteniamo infatti che in tale sede ogni parte potrà esporre quali siano gli elementi impeditivi e quali siano i rimedi per superare e risolvere in concerto la situazione creatasi tenendo conto anche dei superiori interessi della tutela paesistica e dell’identità storica dell’importante centro della Provincia di Pescara. Fin da ora dichiariamo la disponibilità di Italia Nostra a partecipare .» Conclude Palladini.