lunedì , 30 Settembre 2024

Aeroporto d’Abruzzo: partono tra le polemiche i lavori di prolungamento della pista

Pescara – La Regione Abruzzo ha ufficialmente dato il via ai lavori per il prolungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo, un progetto dal costo di 5,3 milioni di euro destinato a trasformare lo scalo pescarese in un’infrastruttura capace di accogliere voli intercontinentali. L’obiettivo dichiarato dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto D’Annuntiis, è chiaro: aprire l’Abruzzo a flussi di turismo di ritorno, in particolare dal Sud America, entro la fine di gennaio 2025.

Il progetto prevede l’allungamento della pista di 386 metri, fino a sfiorare i tre chilometri complessivi, e la realizzazione di una nuova recinzione, strada perimetrale e condotta consortile. Nonostante l’avvio dei lavori, che D’Annuntiis ha definito “un successo per la giunta regionale”, la vicenda ha subito innescato una serie di polemiche politiche, sollevate in particolare dagli esponenti dell’opposizione.

Le dichiarazioni di D’Annuntiis e le critiche del Movimento 5 Stelle

Le accuse che i lavori non sarebbero mai partiti sono state smentite dai fatti. Questa giunta regionale ha ereditato una situazione critica con un aeroporto che rischiava la chiusura, eppure oggi stiamo lavorando per renderlo sicuro e funzionale”, ha dichiarato l’Assessore D’Annuntiis, respingendo le critiche degli oppositori. Il messaggio dell’amministrazione regionale è chiaro: il centrodestra, da quando è alla guida dell’Abruzzo, sta investendo per modernizzare le infrastrutture strategiche.

Tuttavia, l’opposizione non ha tardato a replicare con dure critiche. La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini, ha definito il progetto dell’allungamento della pista come “cronaca di un fallimento annunciato”. “Quello che vediamo oggi è l’ennesima apertura di un cantiere che esiste solo nelle conferenze stampa del centrodestra,” ha affermato Alessandrini, sottolineando come i lavori abbiano già accumulato un ritardo di un anno rispetto a quanto promesso nel 2022.

Secondo la Consigliera, l’annuncio della giunta regionale è l’ennesimo tentativo di far passare un fallimento come un successo. “Gli escavatori e operai chiamati a inizio anno per una finta cerimonia di inaugurazione sono scomparsi il giorno dopo, lasciando il cantiere deserto per otto mesi”, ha dichiarato Alessandrini. Inoltre, ha puntato il dito contro la gestione politica dell’aeroporto, citando dati preoccupanti sui passeggeri: “Lo scalo abruzzese ha perso 37mila passeggeri in nove mesi, con riduzioni di voli su tratte chiave come Milano e Torino, e un calo del 6,4% di transiti nei primi sette mesi del 2024, mentre in Italia la media è cresciuta dell’11,7%”.

D’Alfonso: “Gaffe e ritardi, il centrodestra deve fare chiarezza”

Alle critiche del Movimento 5 Stelle si sono aggiunte quelle dell’Onorevole Luciano D’Alfonso (PD), che ha accusato il governatore Marsilio di aver commesso “due gravi gaffe” nella gestione dell’aeroporto. “Il progetto di allungamento della pista era già stato finanziato nel 2016 dal mio governo con il Masterplan per l’Abruzzo, ma il centrodestra ha impiegato più di cinque anni per avviare i lavori,” ha dichiarato D’Alfonso, aggiungendo che i continui annunci di inizio lavori sono stati più teatrali che concreti.

Secondo D’Alfonso, la confusione della giunta regionale sulla tempistica e sulla reale portata dei lavori denota una gestione superficiale. “Marsilio ha confuso bonifica, consegna dei lavori e inizio del cantiere: serve un corso accelerato per spiegare cos’è un progetto e come si gestisce un’opera pubblica”, ha ironizzato. Inoltre, ha puntato il dito contro i ritardi accumulati e ha ricordato che la perdita di passeggeri è una diretta conseguenza “di una politica infrastrutturale inefficace”.

D’Alfonso ha poi ricordato producendo una tabella con dati, come, nel 2019, lo scalo abruzzese fosse arrivato a registrare 700.000 passeggeri, un numero ben superiore rispetto agli 868.000 transiti dichiarati per il 2023. “Il centrodestra si aggrappa a numeri falsi per coprire le proprie inefficienze. La realtà è che l’aeroporto non ha raddoppiato i passeggeri, ma ha subito un duro colpo nella capacità di attrarre voli e turisti”.

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