Pescara – Sulle difficoltà in cui versa L’aeroporto d’Abruzzo, interviene oggi il segretario regionale del PD Abruzzo, Daniele Marinelli evidenziando come il cantiere per l’allungamento della pista, inaugurato a febbraio dal centrodestra, non sia mai partito. Questo progetto, finanziato nel 2016 dalla giunta di centrosinistra, è infatti ad oggi rimasto fermo. Nel frattempo, Marinelli sottolinea come i passeggeri siano diminuiti di 19.022 unità tra novembre 2023 e aprile 2024, a causa della riduzione dei voli e degli orari ritenuti scomodi. Sul tema era già intervenuta nella giornata di ieri La CNA richiamando un necessario cambio di rotta per il turismo regionale; «…occorre contare pienamente sul ruolo che la più importante infrastruttura dedicata, l’aeroporto, può esercitare per attrarre e facilitare le presenze straniere: Il calo di viaggiatori registrato tra gennaio e aprile dello scalo pescarese non è un segnale troppo confortante. Perché se è vero che si tratta del risultato della cancellazione di due rotte interne, Torino e Milano Linate, è anche vero che soprattutto la seconda rappresenta un hub strategico per poter poi raggiungere l’Abruzzo anche dall’estero.» aveva dichiarato la CNA citata oggi da Marinelli, che dello scalo abruzzese, critica la gestione attuale.
«Sono passati quattro mesi dall’inaugurazione farsa del cantiere per l’allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo. Una messinscena allestita dal centrodestra regionale il 5 febbraio scorso durante la campagna elettorale, che ha visto Marsilio con tanto di pala in mano a favore di telecamere in puro stile Istituto Luce del Ventennio.» Ha rimarcato il segretario Dem aggiungendo: « Passata la festa, gabbato il santo: il cantiere non è mai partito, e i quattro mesi e mezzo strombazzati nel comunicato della Saga per vedere finiti i lavori sono quasi terminati senza che si sia mossa foglia. Dunque occorrerà attendere altro tempo (quanto?) per vedere il compimento dell’opera che – va ricordato – fu finanziata dalla giunta regionale di centrosinistra con il Masterplan nel lontano 2016.»
Marinelli rimarcado come lo scalo versi in quella che definisce” n piena “crisi di arrivi”, sottolinea come, secondo i dati di Assaeroporti, nel semestre novembre 2023 -aprile 2024 siano venuti meno 19.022 passeggeri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
«Colpa del taglio dei voli per Milano Linate e Torino, –spiega Marinelli–ma anche degli orari scomodi e delle minori frequenze che penalizzano lo scalo pescarese dal gennaio scorso. Bene ha fatto la Cna a rimarcare che c’è bisogno di un cambio di passo, anche perché il turismo in Abruzzo parla straniero soltanto per il 14,4%: un dato che ci colloca agli ultimi posti tra le regioni italiane per gli arrivi dall’estero. E’ lecito aspettarsi dalla Regione un atteggiamento diverso su questa infrastruttura o stiamo assistendo al funerale dell’aeromorto?» Conclude il Segretario regionale del PD.