Spoltore – Questa mattina (20 aprile 2024) Spoltore ha ospitato nello Spazio Sociale di via Di Marzio l’assemblea provinciale dei soci Anteas. A portare i saluti istituzionali il sindaco Chiara trulli e il consigliere delegato alla sanità Marzia Damiani. “Ringraziamo l’associazione per tutto quello che fa” ha detto il primo cittadino. Anteas, Associazione Nazionale Tutte le Età attive per la Solidarietà, nasce nell’aprile del 1996 dall’idea di unire le diverse esperienze locali promosse e sostenute dalla Federazione Nazionale Pensionati Cisl: “a Spoltore Anteas gestisce lo sportello di ascolto agli anziani nei centri sociali del capoluogo e di Villa Raspa” spiega il sindaco “per dare aiuto in situazioni di disagio o contrastare la solitudine. In passato hanno offerto anche un servizio di trasporto per anziani non autosufficienti, oggi sostituito da uno analogo seguito direttamente dal Comune, e adesso stanno portando avanti una progettualità molto interessante, intergenerazionale, intitolata ‘i nonni e l’orto’. A seguirlo per l’amministrazione è l’assessore al sociale Nada Di Giandomenico, che ringrazio”. All’incontro erano presenti il presidente provinciale di Anteas Antonio Mancinelli, il rappresentante della sede operativa Giuseppe Troiano, la vice presidente Paola Di Salvo. Promossa originariamente dagli anziani, ai giorni nostri l’associazione, nel prediligere logiche intergenerazionali, amplia il proprio pubblico di riferimento e si rivolge a tutti coloro che condividono l’impegno della solidarietà civile e sociale. L’obiettivo è favorire l’instaurarsi di relazioni autentiche fra le persone, promuovere esperienze di cittadinanza attiva e combattere le solitudini involontarie. Stamane è stata anche l’occasione di presentare e distribuire la Carta dei Servizi Sociali di Spoltore, recentemente realizzata dall’Ente: “garantiamo la massima disponibilità” ha detto il consigliere Damiani “a progetti che vadano nell’ottica della prevenzione e a favorire la salute degli anziani. Proposte come quelle di Anteas aiutano il Comune a presentarsi verso i cittadini come un vero e proprio presidio sociale che si aggiunge a quelli tradizionali, come distretti sanitari, ospedali, ambulatori medici. L’Ente deve diventare un gradino intermedio tra cittadini e iniziative di prevenzione o di cura della persona più articolate”. Negli anni Anteas ha ampliato la sua rete ed è arrivata oggi a circa 500 associazioni tra volontariato e promozione sociale, con oltre 80.000 iscritti.
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