giovedì , 21 Novembre 2024

Loreto Aprutino, il WWF “sì alle energie rinnovabili ma con attenzione”

Il WWF Chieti-Pescara accanto a Comuni, Associazioni e cittadini che protestano: Perché mai occupare zone agricole se a Loreto Aprutino c’è un’area industriale utilizzabile in alternativa distante poche centinaia di metri?”

Loreto Aprutino – È in programma domani alle 9.30 in contrada Remartello di Loreto Aprutino una manifestazione, cui parteciperanno diversi sindaci del territorio, Associazioni e cittadini preoccupati per un progetto che prevede la realizzazione di una cabina di trasformazione primaria di E-distribuzione da 220.000 volt in zona agricola, finanziata con fondi PNRR, nel pieno di un’area caratterizzata da vitigni e ulivi di pregio e da produzioni tipiche di qualità come il Tondino del Tavo. Per fronteggiare questo progetto è nato un Comitato spontaneo di tutela del territorio che affianca il Comune. La richiesta è quella di spostare la cabina nella zona industriale, ad appena 800 metri dal terreno oggi individuato e si lamenta comunque l’assenza di una consultazione preliminare col territorio: tralicci, strutture di servizio e pannelli fotovoltaici non possono nascere senza una adeguata pianificazione e ignorando le richieste e le esigenze locali.

Il WWF Chieti-Pescara ribadisce che la strada per contrastare sia la crisi climatica che quella della biodiversità passa necessariamente attraverso un rapido abbandono delle fonti fossili e il potenziamento delle energie rinnovabili, fotovoltaico ed eolico in primis. Questo non significa però che gli impianti si possano fare ovunque: vanno presi prioritariamente in considerazione capannoni industriali, tetti, strutture lineari (strade e ferrovie), aree degradate, ecc., tutte quelle zone cioè non più utilizzabili per la produzione agricola o irrecuperabili rispetto alla tutela ambientale.

Questo sia per evitare un inutile ulteriore consumo di suolo, sia per scongiurare la distruzione di zone di pregio a danno di un’agricoltura sempre indispensabile per la nostra stessa sopravvivenza. Senza dimenticare che le procedure vanno portate avanti attraverso una prioritaria condivisione con i cittadini e gli enti locali e non alle loro spalle. Nell’interesse della collettività, dev’essere la politica, attraverso le amministrazioni locali, e non le imprese, a stabilire dove come e quando realizzare gli impianti. Il WWF si augura che nella Conferenza dei servizi che dovrà definire l’iter autorizzativo, indetta dalla Regione per il 19 aprile, di queste cose si tenga conto.  

«Le fonti energetiche rinnovabili – sottolinea il WWF Chieti-Pescara – rappresentano il futuro del pianeta, ma bisogna stare bene attenti a non farne un cattivo uso distruggendo e consumando suoli fertili e paesaggi di incredibile bellezza invece di risanare e recuperare aree degradate, che nella nostra regione purtroppo non mancano»

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