Il 24 luglio scorso anno il Comitato Strada Parco Bene Comune aveva inviato agli Enti interessati una segnalazione in materia di rifiuti circa una potenziale contaminazione dei luoghi interessati dal passaggio della Filovia Montesilvano-Pescara, integrata il successivo 16 agosto stesso anno all’esito di un primo riscontro interlocutorio del Comune di Pescara.
Oggi, con una nota stampa il portavoce del Comitato, Ivano Angiolelli fa sapere che è pervenuta la nota di riscontro con la quale il Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della Regione Abruzzo ha precisato di non aver rinvenuto agli atti di archivio alcuna documentazione inerente procedimenti avviati ai sensi del Titolo V della parte IV del D.Lgs.152/06 per l’area oggetto di attenzione (Testo Unico Ambiente).
«Premesso che “I lavori in corso d’opera da parte della Ditta “Di Prospero Srl” nel tratto di strada che collega Piazza Martiri Pennesi a Viale Giovanni Bovio, da destinare alla corsia riservata alla Filovia di Pescara, –spiega Angioletti– hanno riguardato anche la rimozione del binario unico della Ferrovia Adriatica dismessa il 31 gennaio 1988, e considerato che il cantiere è privo del prescritto cartello descrittivo delle opere e del corrispettivo stabilito tra le parti (ex DPR n. 380/2001 – Testo Unico Edilizia; D.L. n. 81/2008 – Testo Unico Sicurezza Sul Lavoro), trattandosi di area sensibile a rischio potenziale di contaminazione, il Comitato ha richiesto agli Enti responsabili del procedimento l’adozione di ogni utile provvedimento amministrativo idoneo a impedire che si ricostruisca il pacchetto stradale prima che sia stata esperita la caratterizzazione ambientale del sito. Identificabile con l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali onde ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito. (Allegato 2 al Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.).
Il Comitato prende atto con favore che la Regione Abruzzo abbia chiesto a TUA S.p.A. – Trasporto Unico Abruzzese, quale soggetto titolare dell’intervento, di dar corso – con la solerzia che il caso impone – alle disposizioni normative riferite al rinvenimento nel sito in oggetto di eventuali rifiuti interrati, significando che a valle della rimozione degli stessi dovranno essere eseguite le indagini preliminari ai sensi degli articoli 242, comma 2, e 245, comma 2, volte ad accertare la potenziale contaminazione delle matrici ambientali per l’assunzione dei provvedimenti conseguenti sull’estensione del sito oggetto dell’intervento.» Conclude Angiolelli.