Big match per la prima di ritorno, la Tombesi attende la co-capolista Sporting Hornets (fischio d’inizio domani, ore 16). Per la seconda volta l’incasso sarà interamente devoluto a favore di Unicef. Carlo Zappacosta: «Molto diversi rispetto a un girone fa, domani mi aspetto una grande sfida»
Ortona. Tombesi e Sporting Hornets hanno chiuso a braccetto, al primo posto a quota 25 punti, il proprio girone d’andata. E se gli ortonesi vengono da otto vittorie consecutive, anche i capitolini sono reduci da una striscia importante di sette vittorie consecutive. Al PalaCaldari, per lo scontro diretto che apre il girone di ritorno, la Tombesi si augura di ritrovare il pubblico da sold out visto nella gara dell’Epifania contro il Celano, per avere un caloroso supporto ma anche per devolvere, per la seconda settimana consecutiva, un generoso contributo a favore di Unicef. Mister Morena avrà tutto il roster a sua disposizione, incluso Carlo Zappacosta: fu lui a siglare il gol del definitivo 3-3 nella gara d’andata, una rete che si è subito rivelata dal peso specifico elevatissimo per la lotta di alta classifica:
«Sarà sicuramente una partita molto diversa rispetto all’andata, siamo un’altra Tombesi rispetto a tre mesi fa, soprattutto perché noi stessi ora abbiamo consapevolezza di che squadra siamo e di cosa siamo in grado di fare. Inoltre giocheremo in casa e avremo il sostegno del nostro pubblico. Nonostante ciò, non si può certo dire che partiamo favoriti, gli Hornets sono una grande squadra e come noi desiderano i tre punti e il primo posto in solitaria. Essendo uno scontro diretto fra le due capoliste, sono sicuro che sarà una bellissima gara, come anche è stata l’andata. Riguardo a quella partita ho un bellissimo ricordo, naturalmente legato al mio gol, all’esordio con questa maglia, importante per me e penso anche per la squadra. Obiettivi da qui a fine stagione? Sinceramente non so. Per il campionato, ci troviamo lì ed è bellissimo; ora più di prima non possiamo far altro che giocare per vincerle tutte, stiamo andando avanti preparando partita per partita. Motivo di orgoglio per noi è stata anche la qualificazione in Coppa Italia, ma vale lo stesso discorso di prima: siamo lì e siamo obbligati a provarci, senza proclami, affrontando una sfida alla volta».