Giulianova – L’evento, con il patrocinio del Comune di Giulianova, è stato ideato e organizzato dal Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo. Inizio alle 19.
E’ previsto per domani, 12 Dicembre, alle 19, nella chiesa della Natività di Maria Vergine, il “Concerto di Santa Lucia”. Nel giorno che precede la ricorrenza, andrà in scena una preziosa esibizione canora e musicale, promossa e realizzata dal Conservatorio di Teramo “Gaetano Braga” con il patrocinio del Comune di Giulianova.
Il concerto trae ispirazione dallo studio analitico di alcune partiture del genere “pastorale” messo a punto dalla classe di Composizione del Conservatorio. I brani originali, elaborati nell’ambito del progetto, saranno eseguiti domani, intervallati da arie natalizie tradizionali. Ad esibirsi, il soprano Emma Tontodonati, allieva della professoressa Manuela Formichella, e Ingyeom Kim, tenore coreano neo laureato del Conservatorio Braga, vincitore del premio artistico “Riccitelli” al Concorso internazionale “Luciano Di Pasquale” di Teramo. Li accompagnerà, l’ensemble di fiati diretto da Simone Piccirilli:
al flauto Alessia Avella e Cosimo Ricciardi, ai clarinetti Paolo Sigismondo, Gianluigi Canistro, Emanuele Firmani, Francesca Conte, Elisa Ciabattoni, al clarinetto basso Margherita Visco.
Il genere musicale chiamato “pastorale”, che prevede brani dall’andamento cullante, è legato all’antica transumanza dei pastori che con pive, ciaramelle e zampogne scendevano nelle valli con le greggi per annunciare il Natale imminente.
Queste immagini hanno suggerito alla mente dei compositori ottocenteschi un modello musicale dal sapore bucolico, molto spesso con riferimenti anche all’Abruzzo. Hanno approfondito il genere, e portato avanti il progetto di valorizzazione, gli studenti Nadia Rastelli, Gianluigi Canistro, Francesco Marano, Giada Mancini e Riccardo Bartolacci, sotto la guida del docente Carlo Maria Clemente.
Il Conservatorio “ Gaetano Braga” ha inteso sottolineare la bellezza del giorno di Santa Lucia, che prelude all’arrivo della luce di Cristo, valorizzandolo in una chiesa piccola ma simbolica, tanto cara ai pescatori, per i quali il bagliore del faro rappresentava la sicurezza, il ritorno a casa. Si ringrazia sentitamente il parroco della Natività don Luca Torresi per aver messo a disposizione la chiesa, che raramente è teatro di concerti o altri eventi.