martedì , 3 Dicembre 2024

Concessioni balneari, la Cassazione accoglie il ricorso Regione e Sib

L’Aquila, 23 nov – La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo, insieme al Sib, sindacato italiano balneatori in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che aveva bocciato la proroga delle concessioni balneari. Cassata la sentenza, toccherà ora al Consiglio di Stato pronunciarsi nuovamente tenendo conto anche delle nuove leggi che Parlamento e Governo hanno ratificato dopo la precedente sentenza.

“Si tratta di una sentenza molto importante. Sono orgoglioso perché siamo l’unica regione italiana ad aver difeso i diritti dei balneatori”, ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Con la sentenza della Corte di Cassazione si apre un nuovo scenario in merito alla gestione degli stabilimenti balneari. La Corte ha riconosciuto fondate le ragioni della Regione Abruzzo che ha voluto costituirsi in giudizio anche per valorizzare il ruolo degli enti territoriali come soggetti esponenziali degli interessi della comunità.

Adesso il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nuovamente, si trova davanti a un nuovo scenario che comprende le leggi che nel frattempo sono state licenziate dal Parlamento e dal Governo.

“Ringrazio lo studio Brancadoro e Cerulli Irelli, che insieme all’avvocatura regionale diretta da Stefania Valeri, ha preparato il ricorso sapendo evidenziare il danno che questa prima sentenza avrebbe causato a un intero comparto non solo in Abruzzo me sull’intero territorio nazionale”, ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio

Campitelli: “Sentenza di buonsenso, Abruzzo unica Regione a tutelare la categoria”

L’Aquila –“Questa decisione è un importante punto di svolta nella tutela dei diritti dei balneatori, degli interessi abruzzesi e nazionali. La regione Abruzzo è l’unica regione italiana a sostenere le legittime posizioni dei gestori degli stabilimenti balneari anche e soprattutto nelle aule di tribunale. Questa sentenza consolida ulteriormente una posizione di buonsenso: non vi è ragione alcuna perché le concessioni demaniali marittime esistenti, in regola con tutte le normative di settore, debbano essere messe a gara secondo quanto previsto dalla direttiva Bolkestein”. Così in una nota l’assessore regionale, Nicola Campitelli. Adesso la palla passa al Consiglio di Stato che deve pronunciarsi nuovamente basandosi anche sulle nuove leggi emanate dal Governo Meloni. 

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