giovedì , 21 Novembre 2024
Luciano D'Alfonso

D’Alfonso, chiede a Marsilio sugli indennizzi per gli espropri asse attrezzato Chieti-Pescara

Pescara – ”Voglio porre quattro domande innocenti”. Così l’On. D’Alfonso chiede lumi al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio a proposito del pagamento degli espropri effettuati oltre 40 anni fa per costruire l’asse attrezzato tra Chieti e Pescara:

1) A che punto sono gli indennizzi per gli espropri dell’asse attrezzato?

2) E’ stato nominato un commissario? In termini collaborativi torniamo a porre il tema della nomina di un commissario che si faccia carico di fronteggiare sia gli indennizzi per gli espropri che i risarcimenti per i danneggiati ulteriori, che ci sono e che hanno titoli esecutivi sentenziati dalla magistratura competente. 

3) E’ vero che è emersa un’ulteriore novità che chiama in causa la Presidenza del Consiglio dei Ministri? Attendiamo che il Consorzio industriale e la Regione ci svelino di cosa si tratta.

4) E’ possibile che si faccia una governance dell’intera situazione? Bisogna valutare attentamente chi abbia precedenza tra gli espropriati e i danneggiati, ma è fondamentale che nessuno rimanga fuori.

D’Alfonso ricorda che “nella Legge di bilancio 2023 il governo ha stanziato 7 milioni per l’annualità corrente e 7 per la prossima – per i quali riconosciamo merito all’intrapresa del deputato Testa – ma non un euro è stato messo a terra per soddisfare i crediti ultradecennali vantati da circa 40 tra famiglie e imprese. Intanto il debito aumenta perché la mole degli interessi sta crescendo, e la cifra dovuta potrebbe lievitare ancor di più a causa della definizione di ulteriori contenziosi.
Uno degli ultimi in ordine di tempo è quello vinto dall’istituto Don Orione di Pescara, cui dovranno essere conferiti 1.640.000 euro: fondi necessari al proseguimento delle attività dell’istituto, che dà lavoro a tanti dipendenti e sollievo ad altrettanti pazienti, i quali hanno diritto ad avere sicurezza nella e della struttura di appartenenza.”

Secondo D’Alfonso occorre inoltre trovare urgentemente risorse ulteriori per colmare il divario tra il finanziamento governativo (14 milioni) e la cifra effettivamente dovuta (16.228.000 euro più interessi maturati e futuri).

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