L’Ada Abruzzo lancia la campagna “Occhio alle truffe” e si prepara per l’incontro con gli anziani del territorio e le forze dell’ordine. I raggiri a danno delle persone di una certa età sono ormai all’ordine del giorno.
Proprio per questo l’associazione che tutela i diritti degli anziani ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione con dieci regole da osservare per evitare di essere truffati.
L’iniziativa è finanziata nell’ambito del progetto Inclusione attiva per la qualità della vita finanziato con i fondi anno 2021 a valere sull’avviso pubblico della Regione Abruzzo: “Per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore per la
realizzazione di attività di interesse generale – di cui all’art 5 del Codice del terzo settore”
Il capofila l’ Ada Abruzzo ed i partner del progetto Ada L’Aquila est, Croce Rossa di Carsoli e Avis comunale San Vincenzo Valle Roveto e Roccavivi, coordineranno le attività, l’obiettivo è quello di arrivare in tutte le abitazioni delle persone anziane e dare loro dei suggerimenti su come comportarsi in determinate occasioni.
“Occhio alle truffe vuole essere un valido aiuto per tutti coloro che sono soli e spesso si trovano in situazioni scomode”, ha precisato la presidente regionale dell’Ada, Eleonora Pensa, “i dati ci dicono che gli anziani truffati sono sempre di più, proprio per questo abbiamo deciso di andargli incontro e cercare di aiutarli”.
Oltre alla diffusione delle regole per non essere truffati l’Ada Abruzzo organizzerà il 29 settembre nel Comune di San Vincenzo Valle Roveto un momento di incontro e di confronto tra l’associazione, le forze dell’ordine e gli anziani al fine di sensibilizzarli ulteriormente anche in vista della stazione invernale quando spesso la maggior parte di loro si trova sola in casa.
IL DECALOGO Ada Abruzzo per scongiurare le truffe
ATTENZIONE A…
Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l’atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso.
DIFFIDATE DELLE APPARENZE
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli “amici” truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L’ideale per conquistare la vostra simpatia.
E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
NON APRITE QUELLA PORTA
Il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Un funzionario del Comune o delle
Poste, un incaricato dell’INPS o dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso.
MAI IN CONTANTI
Nessun pagamento deve essere fatto in contanti: con un bollettino postale avrete conferma della società che vi ha offerto il prodotto e soprattutto la garanzia dell’avvenuto vostro acquisto presso di essa. E se invece ad arrivare è il pacco ordinato dal familiare sempre in giro per il mondo?
Se non riuscite a rintracciarlo, la miglior cosa è chiedere che il pacco venga lasciato sullo zerbino.
IL TESSERINO NON BASTA
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante.
Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni.
NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta “per appuntamento”. E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni, e confidenze, con persone che vi hanno contattato “per sbaglio”
E NEMMENO SU INTERNET
E se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una password “complicata” (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus.
Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate, e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.
ATTENTI A BAMBINI!
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra “buoni” e “cattivi”. Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a “fare amicizia” con lui.
NON FATEVI DISTRARRE
Gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò “a portata di mano”.
Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro.
UN BUON VICINATO
Può essere fondamentale un buon rapporto di vicinato.
Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni, e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo il vostro stile di vita e individuando eventuali, preoccupanti “anomalie” nella vostra quotidianità.