Pescara – Una parziale e tardiva apertura alle ragioni degli esercizi commerciali e artigianali di corso Vittorio ed alle ragioni sollevate dai rappresentanti del mondo dell’impresa. Il tutto mentre il mondo della politica cittadina, dopo qualche parziale apertura, si è ritirato in buon ordine, lasciando sole le imprese a combattere la loro battaglia.
È il giudizio espresso dai rappresentanti di CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti al termine dell’incontro tenuto questa mattina al Comune di Pescara dedicato alla programmazione dei lavori di manutenzione straordinaria di corso Vittorio. Uno dei temi caldi del confronto di queste settimane, insieme all’assetto di viale Marconi, che ha visto su fronti contrapposti Giunta Masci e operatori economici.
“Prendiamo atto della volontà di venire incontro, almeno in parte, alle nostre richieste, prevedendoì la suddivisione del cantiere in due tranche, in modo da non arrivare alla totale chiusura della centralissima in pieno periodo di saldi come invece cocciutamente sostenuto a lungo. Una decisione che aveva visto la ferma opposizione degli esercenti le attività, la richiesta di rivedere il piano, con l’adesione della gran parte delle forze politiche cittadine alle nostre istanze”.
Al vertice odierno, convocato dall’assessore ai Lavori pubblici Luigi Albore Mascia, erano presenti tecnici dell’assessorato, la Polizia municipale, rappresentanti della società di trasporti Tua.
Per CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, erano presenti Luciano Di Lorito, Fabrizio Vianale, Riccardo Padovano, Marina Dolci e Gianni Taucci.
Secondo quanto stabilito, dunque, si procederà così:
dal 31 luglio al 20 agosto, via agli interventi, dal lato stazione fino a via Emilia; poi, dal 21 agosto al 10 settembre da via Emilia a via Genova.
“Per mesi la politica ha tergiversato di fronte a una scelta di buon senso, tra infiniti tavoli inconcludenti di concertazione e puntuali silenzi assordanti successivi.
Ci auguriamo che l’incontro di oggi inauguri in metodo nuovo ispirato alla volontà di ricercare soluzioni condivise”