Il numero uno dell’Osservatorio europeo dei media digitali ha ricevuto l’Ethic Award dell’Oscar Pomilio Blumm Forum
Pescara. La grande trappola delle fake news, e le nuove sfide per combatterle con fact-checking, infografiche e open data. Di questo si è parlato all’Oscar Pomilio Blumm Forum durante il meeting che si è tenuto a Pescara, e che ha visto tra gli ospiti Miguel Maduro, presidente del comitato esecutivo di EDMO, l’Osservatorio europeo dei media digitali, già Ministro dello sviluppo regionale in Portogallo e avvocato generale alla Corte di giustizia europea.
Sulle notizie acchiappa-click, Maduro ha sottolineato che «anche se sappiamo già che quella notizia sarà fastidiosa per noi, che non siamo d’accordo, iniziamo a sentire un bisogno irrefrenabile nel cliccare, ci trasmette come della dopamina al pari di quando veniamo punti da una zanzara: sappiamo benissimo che non dobbiamo grattarci per irritare ulteriormente la pelle, eppure lo facciamo».
Il presidente dell’osservatorio EDMO, che riunisce un network di otto hub nazionali che studiano l’impatto della disinformazione sulle società e diffondono pratiche positive nell’uso dei media digitali, ha ricevuto l’Ethic Award dell’Oscar Pomilio Blumm Forum.
Oltre a Maduro è stato premiato il professor Walter Quattrociocchi, docente dell’Università La Sapienza di Roma, esperto di disinformazione, con l’Academic Research Ethic Award, il quale ha specificato che «la tradizionale dicotomia tra informazione vera e informazione falsa è superata. Il metodo scientifico dovrebbe essere il principale approccio per comprendere cosa sta accadendo nell’ecosistema delle informazioni, che continua a evolversi nel tempo. Le informazioni non si diffondono come i virus, ma le persone tendono a cristallizzare le proprie opinioni online e non cambiano idea. Vogliamo migliorare la consapevolezza e la difesa delle istituzioni, affinché possano inquadrare il problema in modo appropriato e scientificamente valido».
Il giornalista inglese specializzato in infografica David McCandless, ha evidenziato che «il dato non è mai neutro, perché influenzato da come viene presentato e dal punto di vista del suo analista. Il dato preso singolarmente non è sufficiente a comprendere una situazione: bisogna analizzarlo creando contrasto e contesto.
L’Oscar Pomilio Blumm Forum si è svolto a Pescara nell’ambito dell’Ultra European Network (UEN) Meeting, che ha riunito 40 agenzie provenienti da 26 paesi del mondo, per parlare delle nuove tendenze nella comunicazione istituzionale.
Nell’occasione è stata inoltre presentata una nuova start-up, realizzata da Pomilio Blumm e denominata Decoding, composta da esperti del settore per monitorare e analizzare i flussi di disinformazione per supportare le istituzioni nell’analisi di fenomeni comunicativi critici, con la progettazione di controstrategie e narrazioni positive sui valori istituzionali e sulle attività per migliorare la loro reputazione. Il tutto attraverso una serie di strumenti e procedure specializzate di alto livello per monitorare, analizzare e smascherare disinformazione e informazione errata, con un contestuale monitoraggio degli effetti e dell’efficacia di tali strategie.
«Promuovere un efficace scambio di idee è un pilastro di una diplomazia internazionale all’avanguardia, incentrata sul dialogo e sul multilateralismo: questa è una delle sfide che stiamo affrontando. In tale scenario, il ruolo dei vertici come quello di UEN e di appuntamenti come l’Oscar Pomilio Blumm Forum è sempre più rilevante», conclude Franco Pomilio, presidente della Pomilio Blumm.