giovedì , 21 Novembre 2024

Inchiesta ‘Tana delle Tigri’: Masci “il primo sconcertato e attonito sono io”

Pescara – Il sindaco di Pescara, Carlo Masci già ieri al suo ritorno da Israele dove era stato per il Forum mondiale dell’AJC, aveva riunito dirigenti, assessori e consiglieri comunali di maggioranza, in tre riunioni diverse, per farsi riferire su quanto successo nei giorni scorsi in Comune.
Dopo aver avviato tutte le attività amministrative necessarie per sostituire i dipendenti coinvolti nei fatti oggetto delle indagini giudiziarie aveva indetto per oggi una conferenza stampa dove poter esprimere la posizione dell’amministrazione comunale riguardo all’inchiesta “Tana delle Tigri”.
Un terremoto giudiziario per il Comune di Pescara che ha portato all’arresto del dirigente dei Lavori Pubblici, Fabrizio Trisi, dell’imprenditore Vincenzo De Leonibus e di due spacciatori di droga.

Il sindaco nel corso dell’incontro con la stampa questa mattina ha affermato di essere sorpreso e sconcertato da quanto accaduto, poiché non poteva immaginare una dipendenza dalla droga da parte di Trisi, ha inoltre spiegato di essere stato all’estero e poi a Milano per i funerali di Silvio Berlusconi, e quindi non era a conoscenza diretta dei fatti.

Masci ha sottolineato che nessuno nella sua amministrazione era a conoscenza di questa situazione e ha difeso il ruolo del sindaco come amministratore delegato dell’ente comunale. Ha inoltre espresso delusione per il comportamento di Trisi, ma ha affermato di fidarsi di tutti i dirigenti comunali. Riguardo agli aspetti penali, il Primo cittadino ha dichiarato di non poter fare commenti, ma ha assicurato che il Comune è stato messo in sicurezza e che i lavori e le attività continueranno.
Durante la conferenza stampa, sono emersi momenti di tensione con i consiglieri di opposizione che hanno sollevato domande sulla gestione dei Lavori Pubblici. La conferenza stampa è terminata poco dopo l’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Albore Mascia.


I Consiglieri del Movimento 5 Stelle “da tempo giravano voci che derubricate a“gossip” hanno scaraventato Pescara nel malaffare”

“Il Sindaco sapeva delle indagini da più di un anno e, in nome di un assoluto garantismo, ha dichiarato di aver deciso deliberatamente di non fare nulla, voltandosi dall’altra parte. Se non fosse arrivata la Procura a salvare la dignità etica e morale del nostro Comune, né Masci né nessuno della Giunta avrebbe pensato di alzare un dito, consentendo agli attuali indagati di continuare a gestire i 100 milioni di fondi pubblici PNRR. Un Sindaco incapace e dormiente, usa oggi il tema del “garantismo” per cercare di coprire maldestramente la propria incapacità a vigilare, a mettere in atto le giuste misure di controllo, a verificare la correttezza delle procedure, ad assicurarsi della condotta del suo uomo di fiducia. Uomo sul quale da tempo giravano voci e indiscrezioni che il Sindaco non può negare. E derubricare quelle segnalazioni a semplice “gossip” ha contribuito a scaraventare la città di Pescara nel malaffare”. Questo il commento a margine della conferenza stampa di Masci del Gruppo Consiliare M5S Pescara.


Angiolelli – Comitato Strada parco bene comune “Trisi, dirigente scelto da Masci”

«“Annamo bene”, direbbe la sora Lella, “proprio bene”. Il senso compiuto delle intenzioni del sindaco di Pescara, preannunciate sulla sua pagina social, si è puntualmente affermato nella Sala Giunta di Palazzo di Città.
Sono il primo a essere attonito e sconcertato per quanto è successo. Per me e per tutti noi era impensabile immaginare una dipendenza dalla droga da parte del dirigente del settore Lavori Pubblici, Fabrizio Trisi“”.
Questo il messaggio iniziale del sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha riunito i giornalisti per esprimere la sua posizione e quella della giunta comunale riguardo all’inchiesta “Tana delle Tigri” che ha portato all’arresto del dirgente Fabrizio Trisi, dell’imprenditore Vincenzo De Leonibus e di due spacciatori di droga. Un bel quadretto a sorpresa che getta fango sull’immagine della città. Masci fatica a nascondere la delusione per quanto accaduto, visto che si tratta di un dirigente scelto da lui stesso in base al curriculum vitae, all’esperienza decennale che aveva già maturato a Pianella, a Pescara (ai tempi del sindaco Albore Mascia, ndr) e alle competenze vantate.»


A criticare il Primo cittadino è Ivano Angiolelli del Comitato Strada parco bene comune che aggiunge: «“Trisi è stato assunto con regolare procedura di selezione pubblica, in base all’ex Art. 110 del TUEL, per il curriculum e la professionalità. Al di là del suo temperamento sanguigno, talvolta sopra le righe e sul quale è stato più volte ripreso”, ha detto il sindaco. Il quale sorvola sul lungo rapporto di amicizia che lo lega al tecnico di sua fiducia.»

Infine, stigmatizzando duramente le scelte di Trisi adottate per Strada parco e Viale Marconi, Angiolelli conclude «Cosa ne farà Pescara di un Sindaco e una Giunta che hanno perso credibilità e consenso nel rapporto fiduciario compromesso con i cittadini offesi? Quale autorevolezza potranno esibire nell’azione amministrativa volta a imporre progetti divisivi radicalmente contestati dai cittadini? Con le dimissioni doverose avrebbero preservato la dignità. Ora, hanno smarrito anche quella.»


Il Coordinamento ‘Non nella nostra città’: Non serve ora dirci “faremo il necessario. Dimissioni del Sindaco”

« “I signori del NO.
Noi dormiamo sonni tranquilli. 
Se volete decidere voi candidatevi.
Non possiamo perdere i soldi per le opere.
Stiamo facendo bella la città.
Mai tante opere in cosi poco tempo
”.

Questa è stata la narrazione che l’amministrazione comunale ha raccontato alla città, che per difendersi ha dovuto protestare, scrivere esposti, ricorrere al TAR, sfilare per corso Umberto, organizzare momenti di divulgazione e riflessione.

Non nella nostra città. Mai frase più attuale unisce i rappresentanti dei comitati, delle associazioni e i cittadini oggi presenti sotto il Palazzo del Comune, durante la conferenza stampa del Sindaco Masci sul caso “Trisi”.
Non serve ora dirci “faremo il necessario” “non lo sapevamo” “ci riscatteremo”.
L’amministrazione, la sua Giunta, non è riuscita prima a valutare, provvedere, prevenire; perché dovrebbe riuscirci oggi?
Non ha ascoltato i tanti segnali che venivano dalla città, non ha mai aperto un tavolo per la partecipazione, che è stata al contrario negata e derisa. Indignazione, mancanza di fiducia, consapevolezza che dentro il Palazzo c’è una mancanza totale di controllo, per tali motivi oggi il coordinamento “Non nella nostra città” oggi ha detto “basta”.
Non c’è più il tempo del riscatto, ora è il momento di impedire danni ulteriori e riparare quelli malamente prodotti.
E le dimissioni del Sindaco sono il primo passo.» Così il Il Coordinamento ‘Non nella nostra città’ che questa mattina ha manifestato fuori dal municipio di Pescara.

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