Pianella – «La legge appronta tutti gli strumenti affinché nelle istituzioni locali sia garantita la continuità dell’azione amministrativa mediante la presenza di più soggetti al fine di garantire che ci sia sempre qualcuno legittimato ad assumere decisioni per l’interesse pubblico. A Pianella, con una situazione che non conosce precedenti, si è generata una vera e propria interruzione di pubblico servizio, poiché il sindaco neo eletto, senza provvedere tempestivamente agli adempimenti immediati quali la nomina della giunta e del vicesindaco, ha pensato bene di andarsene all’estero, lasciando così nel caos la città che da giorni, è senza guida.»
Così a margine della conferenza stampa tenutasi questa mattina, i consiglieri comunali del gruppo Insieme Oggi per il Domani Francesco Chiarieri, Sandro Marinelli, Romeo Aramini, Giorgio Pozzi i quali lamentano l’assenza del sindaco Mannella in città e di come questa notizia non sia stata acquisita dal protocollo del comune o comunicata alla Prefettura, ma rivelatasi da un post su facebook di Giorgio D’Ambrosio.
Dallo stesso contenitore social a queste accuse arriva la replica del sindaco Taddeo Manella, poche righe a rassicurare i concittadini:
Cari concittadini, desidero tranquillizzarvi tutti.
Alcuni di voi, forse hanno nutrito timori infondati a causa del vano clamore suscitato.
La legalità non è mai stata messa in discussione.
…
I Consiglieri di minoranza sempre nell’incontro di questa mattina hanno evidenziato come persistano a loro avviso questioni urgenti che meritano pronta attenzione ed intervento: «gravi situazioni legate alla pubblica incolumità (cantiere abbattimento barriere architettoniche su Viale Regina Margherita già finanziato ed iniziato dall’impresa Emoter s.r.l. di Loreto Aprutino, ma da completare urgentemente con asfalto anche per rimediare alle insidie presenti, cantieri su Via Modena e Santa Lucia-Castellana interrotti e da mettere in sicurezza) ed all’igiene e sanità pubbliche (sversamento liquami su area pubblica belvedere “Andrea Pietrolungo”, da ultimo accertato come di competenza privata che necessita di urgente ordinanza ex art. 54 TUEL) – Sfalcio di erbe infestanti sulla medesima area pubblica.»
Cercando di tranquillizzare gli animi delle opposizioni, e spiegando le sue ragioni, nello stesso post sul social blu il sindaco Manella ha continuato così:
…Sono alacremente al lavoro dal 16 maggio. E il Sindaco uscente si è cortesemente premurato già dal giorno dopo di segnalarmi le urgenze, alle quali ho dato immediatamente precedenza.
L’amministrazione e il governo di Pianella non sono mai mancate neppure per un minuto, e validi collaboratori sono da subito al lavoro.
I pianellesi sanno dove sono. A presto, vi porto tutti con me.
Buen Camino!
Teddy
I Consiglieri di opposizione hanno fatto sapere come nella mattinata di ieri abbiano richiesto un accesso formale agli uffici che ha permesso loro di constatatare l’assenza del sindaco, e inoltre «la mancanza di un decreto di nomina di giunta e vicesindaco e l’abbandono di fatto della struttura comunale», commentano aggiungendo. «Con grande soddisfazione, quindi, possiamo annunciare che, grazie alla nostra iniziativa politica, finalmente a Pianella abbiamo ripristinato la continuità amministrativa e si è riusciti a colmare un vuoto imbarazzante nell’istituzione pubblica, poiché alcuni minuti fa è stato pubblicato sull’albo pretorio del comune un decreto di nomina della giunta (priva di un componente e senza deleghe) e che individua quale vicesindaco Davide Berardinucci e con il quale, non appena il sindaco si eletto si degnerà di comunicare formalmente all’istituzione che rappresenta la propria assenza, chiederemo subito di interloquire, benchè l’unico effetto concreto di nominare assessori senza deleghe è quello di fargli prendere lo stipendio senza lavorare. La battaglia politica si chiude con il ripristino, grazie all’azione della minoranza, della legalità e del riconoscimento della necessità di avere costantemente gli organi di governo in carica nonchè dell’impossibilità, per un sindaco degno di questo nome, di scappare di soppiatto dalle proprie responsabilità; la questione su chi e come abbia potuto formare un atto pubblico trovandosi in un’altra nazione è questione che riguarda altre istituzioni preposte alla tutela della pubblica fede che saranno chiamate a svolgere adeguate indagini.» Concludono i consiglieri comunali del gruppo Insieme Oggi per il Domani Chiarieri, Marinelli, Aramini e Pozzi.