L’Aquila – Il Cammino del Gran Sasso, a cui lavora un’apposita associazione costituita da una decina di operatori del territorio, tra le buone pratiche segnalate da Legambiente nel rapporto “Neve diversa”. Il dossier, che torna a ribadire “l’urgenza di ripensare a un nuovo modello di turismo invernale montano ecosostenibile, partendo da una diversificazione delle attività”, dedica un intero, corposo capitolo a “L’Italia delle buone pratiche” in cui inserisce proprio il progetto che vedrà la luce nel 2023 grazie a un finanziamento del Gal Gran Sasso-Velino.
Il Cammino si sviluppa in 61 chilometri in cinque tappe attraverso i paesaggi mozzafiato del Gran Sasso aquilano e i suoi borghi, tra sapori autentici e contesti incontaminati.
Il progetto ha proprio l’obiettivo di destagionalizzare il turismo puntando a un flusso di presenze slegate dalla neve e dai periodi clou estivi, attraverso la valorizzazione della cima più alta e conosciuta dell’Appennino, nella convinzione che essa può rappresentare un autentico brand capace di diventare vero attrattore di turismo e dunque di innescare uno sviluppo per l’intero comprensorio.
Presentato nelle scorse settimane all’Aquila, il Cammino del Gran Sasso ha già attivo il proprio sito all’indirizzo www.camminodelgransasso.it dove è possibile conoscere nel dettaglio le tappe, scaricare le tracce, scoprire dove dormire e mettersi in contatto con le strutture e con l’associazione.