Organizzato dal Collettivo Zona Fucsia e da tantissime altre realtà associative, sindacali, politiche, partitiche del territorio pescarese e regionale*.
Pescara – ” Mai come quest’anno per noi è fondamentale manifestare e mostrare la nostra indignazione sul mancato rispetto delle tematiche di genere a livello regionale, nazionale e globale. La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, la povertà e la precarietà: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze, ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, che ci costringe a vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza.”
È quanto commentano gli organizzatori facendo sapere che la manifestazione è volta a mettere in evidenza, la difesa e il miglioramento della Legge 194 e per una sua piena applicazione; Contro l’obiezione di coscienza quando inficia il diritto di autodeterminazione delle donne; Affinché il nostro Paese possa realmente guardare a paesi come la Spagna, dove è stato appena approvata la Ley Trans; Per la fine di tutte le guerre e conclusione della pratica patriarcale che prevede la guerra come unica risoluzione dei conflitti; Affinché le amministrazioni locali non interferiscano con la libertà e l’autodeterminazione delle donne attraverso delibere inaccettabili quali piantumazioni di alberi per i bambini mai nati o “cimiteri dei feti”; per avere maggior sostegno ai consultori come nodi territoriali di salute familiare e di quartiere;
Affinché ci sia un totale riconoscimento della differenza tra leadership femminile e leadership femminista: perché c’è estremo bisogno di più donne ai posti di comando, ma le vogliamo transfemministe, dalla parte delle categorie più vulnerabili e delle minoranze; Per chiedere la fine del sostegno economico alla cosiddetta guardia costiera libica, parità legale e reale degli stranieri residenti in Italia sul fronte lavorativo, abitativo e sociale; sostituzione dello ius sanguinis con il più democratico ius soli; Per progettare le città a misura di donne, a misura di bambin*, ampliare, rendendolo il più possibile economico il sistema di trasporto pubblico, aumentare i parchi pubblici e gli orti urbani, apertura serale delle scuole per il Lifelong learning per adult* e anzian*.
Per sostanziale aumento degli spazi pubblici aggregativi (centri sociali per giovani, consigli di quartiere, ludoteche, case delle donne…) fondamentali per ricostruire un tessuto sociale attualmente composto solo di sfiducia, pregiudizi, paura;
Per avere una educazione sessuale e sentimentale a scuola, garanzia della carriera alias per chiunque ne faccia richiesta, moltiplicazione delle cattedre di studi di genere nelle università; Per richiedere la presenza di caselle no-binary e linguaggio inclusivo in tutta la modulistica degli enti pubblici e privati; Lavoro e autodeterminazione della donna diritto alla parità salariale e costruzione della carriera, riconoscimento della maternità nel calcolo pensionistico; Per sostenere le donne iraniane ed afghane perché la loro lotta per conquistare e riconquistare diritti negati, perché la loro battaglia per la vita e la libertà è anche la nostra lotta.
L’appuntamento pescarese è per il 4 Marzo alle ore 11 presso Piazza Sacro Cuore di Pescara .
*ADESIONI:
SPI CGIL
CGIL PESCARA
ARTICOLO UNO – PESCARA
ANPI PESCARA
GIOVANI DEMOCRATICI ABRUZZO
CENTRO ANTIVIOLENZA DONN.è
CENTRO ANTIVIOLENZA NON SEI SOLA
CAM ITINERE
ARCI PESCARA RADIO CITTA’ PESCARA – POPOLARE NETWORK
PRESENZA FEMMINISTA
UDI PESCARA
CASA ARCOBALENO
JONATHAN – DIRITTI IN MOVIMENTO
ASSOCIAZIONE I SALOTTI
ASS. OLTRE IL PONTE
SINISTRA ITALIANA ABRUZZO
MAZI – ARCIGAY PESCARA
CIRCOLO ARCI CFU
PAS – PARTECIPAZIONE ATTIVA STUDENTESCA
ALIBI
COALIZIONE CIVICA PER PESCARA
POSSIBILE – ABRUZZO
FORMICA VIOLA
ALIBI
ARTERIE THEATER
SPAZIO MATTA
LIBRERIA PRIMO MORONI – MOVIMENTAZIONI APS