sabato , 23 Novembre 2024

Ci lascia a 102 anni Gilberto Malvestuto, l’ultimo ufficiale della Brigata Maiella

Commemorato in Senato da Fina (PD)

In un contributo esterno la registrazione con la commemorazione di Gilberto Malvestuto da parte del senatore del Partito Democratico Michele Fina, avvenuta il 1marzo 2023 in Aula.

Acerbo (PRC) Grazie comandante!

“Oggi ci ha lasciato  Gilberto Malvestuto, uno dei figli migliori dell’Abruzzo, uno dei combattenti della Brigata Maiella a cui è dovuta eterna riconoscenza per il contributo dato alla Resistenza e alla Liberazione dal nazifascismo.

Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscere direttamente tanti di quei giovani che seguirono Ettore Troilo e di ascoltarne i racconti e la viva testimonianza abbia il dovere di trasmettere alle generazioni che verranno il ricordo che meritano questi uomini che hanno combattuto per consegnarci un futuro di libertà e democrazia.

Gilberto Malvestuto è stato un vero patriota ed è bene ricordarlo quando questa parola viene strumentalizzata per riabilitare i fascisti. 

A nome del Partito della Rifondazione Comunista esprimo ai familiari il cordoglio più sentito.

Per tutti gli antifascisti e i democratici oggi è un giorno di lutto.» Così Maurizio Acerbo segretario nazionale di Rifondazione Comunista

Il ricordo commosso del segretario generale Carmine Ranieri

Pescara – La CGIL Abruzzo Molise esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Gilberto Malvestuto, partigiano e ultimo ufficiale della Brigata Maiella morto a 102 anni, esempio di passione, di coraggio, di amore e di libertà.

“Ricordo l’ultima iniziativa in cui l’ho incontrato – afferma il segretario generale della CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri – in occasione del centesimo anniversario della nascita della Camera del Lavoro di Chieti. All’evento, che si svolse al teatro di Lama dei Peligni, parteciparono gli alunni delle scuole, che presentarono i loro lavori sulla Resistenza. Malvestuto parlò dell’importanza di trasmettere quei valori alle nuove generazioni. Quell’idea di libertà, che oggi ci sembra tanto scontata, ma che non lo è affatto, perché loro la conquistarono tra mille sacrifici e perdite di vite umane”.

“Mi colpirono, in particolare, l’emozione e la passione con cui raccontò i fatti della Resistenza. A un certo punto – racconta ancora Ranieri – si commosse e oggi ho impressa nella mente quell’immagine. Gilberto Malvestuto ci lascia in eredità una testimonianza preziosissima. La sua vita e il suo esempio ci ricordano quanto sia importante insegnare alle nuove generazioni la storia della Resistenza e della nascita della Costituzione, perché, oggi più che mai, è fondamentale che questi valori vengano trasmessi ai più giovani, a partire dalle scuole”.

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