Spoltore – Una pista ciclabile per unire il centro storico, da via Massera a via del Campo Sportivo: nel pacchetto di opere approvate in settimana dalla giunta comunale c’è anche un primo intervento di attuazione del Biciplan approvato la scorsa primavera.
Attraverso i fondi del Pnrr (nella linea di investimento legata alla rigenerazione urbana) sarà infatti anche realizzato il “collegamento ciclopedonale degli attrattori del centro urbano”. Il progetto definitivo (importo dell’opera 500 mila euro) è già pronto e sicuramente il prossimo anno inizieranno i lavori: all’interno del Biciplan elaborato dallo studio guidato dall’architetto Alessandro Tursi il percorso è denominato “ciclorete di quartiere” ed è direttamente collegato con la ciclolinea S.s. 16 Mare, la Ciclolinea del Seminario (andrà a sfruttare una green way, priva di urbanizzazioni), la Ciclolinea via Valle Carbone e la Ciclolinea della Provinciale 13. Non mancano poi dei raccordi con Santa Teresa.
“Il Biciplan” spiega il vice sindaco Rino Di Girolamo “non è un elenco di piste ciclabili. E’ una progettazione di indirizzo che interessa tutte le strade del territorio, al fine di agevolare la ciclabilità di ogni strada e collegare su due ruote gli abitati, guardando anche alle città vicine. Neppure in Olanda tutte le strade hanno una pista ciclabile dedicata, separata dalla carreggiata stradale: ma dove non è possibile realizzare un percorso autonomo possono comunque convivere auto e bici con appositi spazi, segnaletiche e limiti alla velocità, esattamente come accade per i pedoni attraverso i marciapiedi e le strisce pedonali”.
La ciclorete del capoluogo unirà il centro storico, l’area del Mammut di via Massera, il palazzo municipale in via Di Marzio, via del Campo Sportivo dove gioca lo Spoltore Calcio.
“Iniziamo dal centro storico ma siamo convinti che riusciremo, se avremo tempo per lavorare fino al 2027, a completare questo Biciplan da Caprara a Villa Raspa” prosegue il sindaco Chiara Trulli. “Ci siamo dotati di questo strumento proprio per essere pronti ad intercettare i finanziamenti: il Covid prima e il caro energia adesso hanno messo la diffusione della mobilità leggera in cima all’agenda della politica di tutti i governi. Per questo siamo fiduciosi sulla possibilità di avere altri fondi, anche in tempi rapidi, per realizzare tutto il piano e predisporne uno successivo, in un ottica di miglioramento continuo proprio come avviene per la mobilità tradizionale”.
Di Girolamo evidenza la diffusione delle nuove biciclette elettriche come elemento di svolta per l’adozione del biciplan: “il territorio di Spoltore, con le pendenze nel centro storico e la distanza dai borghi che lo circondano, non ha consentito in passato di immaginare una viabilità su due ruote, o perlomeno non per il trasporto quotidiano. La diffusione dei motori elettrici per la pedalata assistita, invece, può consentire a molte persone di raggiungere il luogo di lavoro ogni mattina in bicicletta, andando a limitare consumi, traffico e smog.”