Pescara – «Abbiamo atteso a lungo che il sindaco Masci fornisse un riscontro all’interrogazione presentata il 7 novembre dai Consiglieri Comunali di centrosinistra. La risposta è arrivata esattamente un mese dopo, il 7 dicembre, ed è degna di uno slalomista di razza quale Alberto Tomba.»
È quanto affermano Il Consigliere Regionale Antonio Blasioli insieme ai Consiglieri Comunali di centrosinistra, Stefania Catalano, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli,Marco Presutti, Marinella Sclocco che lamentano di come molte domande siano state eluse, mentre per altre sono state addotte giustificazioni “più assurde delle anomalie che avrebbero dovuto spiegare. A farne le spese è come sempre la città, poiché la scelta di modificare il progetto originario, aumentando il numero delle corsie da tre a quattro, e l’ostinazione dimostrata dal Sindaco e dalla sua Giunta nel portare a termine a tutti i costi questo disegno, a danno di residenti e commercianti, nonché contro ogni evidente ragionevolezza, stanno producendo a nostro avviso una serie di cantonate e danni economici dei quali prima o poi i cittadini saranno chiamati a rispondere.”
I Consiglieri di opposizione in 7 punti analizzano le risposte date loro dal primo cittadino.
1) Termine dei lavori:
Risposta interrogazione: “Si conferma che la data per l’ultimazione dei lavori in base all’ultima perizia di variante è del 6 dicembre 2022, non sono previste altre lavorazioni”.
Il Sindaco fa sapere che il 6 dicembre i lavori su Viale Marconi sono ufficialmente terminati. Per quale motivo allora le rotatorie tagliate al centro non sono state aperte al transito dei mezzi pubblici provenienti dallo stadio? Perché l’ordinanza finalizzata a regolarizzare la rimodulazione dell’arteria non è stata ancora emanata? Cos’altro bisogna attendere dopo svariati incidenti e 852 giorni di lavori, per un’opera che, ricordiamo, avrebbe dovuto essere conclusa in 189 giorni? La verità è che, ad oggi, 4 incroci continuano ad essere sprovvisti dei nuovi impianti semaforici in grado di bloccare il traffico veicolare per consentire il transito del mezzo pubblico all’interno della rotatoria. Si tratta nello specifico di:
a) via Marconi – via Spaventa/via Socrate
b) via Marconi – via Tibullo/via Mazzarino
c) via Marconi – via Tommaso da Celano/via Corradino D’Ascanio (incrocio senza rotatoria).
d) via Marconi – via Pepe.
Registriamo dunque, più che altro, un grave imbarazzo da parte del Sindaco Masci e del centrodestra pescarese. Se i lavori, come ci viene riferito, sono terminati, si rendano fruibili le rotatorie, altrimenti si abbia il coraggio di dire alla città che i lavori non sono terminati perché, da progetto, 4 incroci sono incompleti. E ci risulta, per giunta, che i fondi necessari all’acquisto e l’installazione dei semafori non siano ancora stati reperiti.
2) Costo dell’opera:
I Consiglieri comunali di centrosinistra hanno interrogato il Sindaco su quanto sia stato speso per viale Marconi tra appalto principale e affidamenti extra appalto.
Con una serpentina da veri slalomisti, Masci e il suo dirigente di fiducia replicano che il costo totale è pari a €. 1.326.529,00, ovvero 356.450,94 in più rispetto a quanto inizialmente preventivato. Un aggravio non da poco, che però tiene conto esclusivamente dei pasticci realizzati dalla Giunta Masci sul progetto di viale Marconi, omettendo i seguenti affidamenti extra appalto:
– circa 200.000 euro dell’appalto affidato alla ditta “Teknosignal” e avente per oggetto “Completamento di Viale Marconi e Via Benedetto Croce” per realizzare i semafori di Via Marino da Caramanico/Via dei Sabini (quota parte), Via Colonna/Via Masci e Via Marco Polo, per la sistemazione a verde di una rotatoria, parte del rifacimento tappetino d’usura e creazione mappa sottoservizi;
– circa 40.000 euro presi dall’appalto “Riqualificazione e arredo urbano strade e piazze cittadine” per il rifacimento del tappetino d’usura, rialzo dei chiusini e altre lavorazioni stradali.
Nessun accenno, inoltre, al fatto che serviranno almeno altri 200.000 euro per gli impianti semaforici mancanti (cioè la cifra inizialmente prevista per quei tre semafori nell’appalto affidato a Teknosignal, poi variato) previsti nel progetto. Facendo un rapido calcolo, un appalto che avrebbe dovuto ammontare a €. 970.000,00 più Iva, ed è già costato €. 1.550.000, raggiungerà quantomeno la cifra di €. 1.750.000, un aumento di oltre il 70%.
3) Lavori eseguiti prima dell’affidamento:
Verde delle rotatorie – Circa le opere a verde demandate alla ditta Il Melograno con determina n. 1601/2022 del 19 agosto 2022, e realizzate, come dimostra un’ampia documentazione fotografica, due mesi prima dell’affidamento (nel periodo 17/23 giugno 2022), più che di slalom sarebbe opportuno parlare di vera e propria scivolata, in quanto, nella risposta, ci viene riferito che quelli immortalati erano semplici “lavori propedeutici”. Tuttavia, basta confrontare quelle foto con lo stato attuale per accorgersi come a quei “lavori propedeutici” non siano seguiti ulteriori interventi. E oltretutto, anche prendendo per buone le affermazioni del sindaco, com’è possibile che la ditta Il Melograno, ben due mesi prima della determina, già fosse a conoscenza che sarebbe risultata destinataria dell’affidamento?
Rialzo tombini – Risposta analoga per quel che concerne i lavori assegnati, sempre con affidamento diretto, alla ditta Rapino. L’impresa avrebbe effettuato, di sua iniziativa, lavorazioni in corso d’opera sui tombini al fine di scongiurare interventi di demolizione e ripristino. Salvo poi ricevere dal Comune di Pescara, con Determina n. 1600 del 19/8/2022, l’affidamento dei lavori stradali, tra cui “rimozione e rimessione in opera di chiusini e griglie in ghisa” per €. 40.000.
4) Affidamenti diretti:
Stessa arroganza politica per quel che riguarda la domanda sugli affidamenti diretti eseguiti nell’ambito del cantiere e sugli impianti semaforici prima affidati alla ditta “Rapino strade e ambiente s.r.l. unipersonale” e poi stralciati e assegnati con affidamento diretto alla “Teknosignal s.r.l. unipersonale”. Ovvero: Tutto è stato eseguito nel rispetto delle norme di cui al D. Lgs. 50/2016.
5) Incarico di Direzione lavori:
Dalla risposta fornita dal Sindaco si apprende che il Geom. Arquilla, preposto alla Direzione dei Lavori, in realtà non avrebbe mai accettato l’incarico, per cui nel prosieguo la Direzione Lavori sarebbe proseguita con l’Arch. Trisi. Una contraddizione in termini. Se Arquilla non ha accettato com’è possibile che sia poi proseguita con Trisi? Peraltro, non vengono fornite indicazioni su chi sia stato il predecessore del Dirigente Trisi, che ha assunto l’incarico solamente il 18 luglio 2022, quando è stata formalizzata la revoca al Geom. Arquilla. In aggiunta, non si spiega il motivo per cui si è scelto inizialmente un professionista esterno se il dirigente comunale era disponibile ad assumere l’incarico.
6) Nessuna contestazione effettuata alle ditte:
Anche qui restiamo sorpresi nell’apprendere come un lavoro che doveva terminare in 189 giorni ed è durato ben 852 (ma, come abbiamo detto, non è ancora terminato) non abbia prodotto alcuna contestazione alle ditte. Queste le motivazioni che ci sono state fornite:
le dilazioni di tempo non hanno comportato l’inutilizzabilità dell’opera. Affermazione che si scontra con la realtà che tutti noi vediamo, in quante le rotatorie tagliate che dovrebbero facilitare il transito dei mezzi pubblici sono ancora transennate;
le contestazioni di penali avrebbero potuto sollevare riserve da parte della ditta. Circostanza che ci induce a pensare, quindi, che il Comune di Pescara, in virtù di questo meccanismo, abbia deciso di non applicare mai più penali.
7) Focus di attenzione interno dell’Amministrazione su ciò che succede nel settore lavori pubblici.
Anche a questo interrogativo Masci preferisce non rispondere, nonostante sia ormai sotto gli occhi di tutti la lunga sequela di anomalie che ha contraddistinto non solo i lavori su viale Marconi, ma anche gli interventi su Viale della Pineta, Lungomare nord e sud (PNRR). Il Sindaco e la sua amministrazione non ravvisano nulla di irregolare da richiedere un focus di attenzione su ciò che accade. Il tempo stabilirà chi aveva ragione.