Pescara – Con la Sentenza n. 507/2022, pubblicata oggi, il TAR Abruzzo – Sezione staccata di Pescara – ha accolto il Ricorso n. 219/2021 promosso dal Comitato Strada Parco Bene Comune contro il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per l’annullamento del “Nulla Osta Tecnico per la Sicurezza” rilasciato dal Mims con provvedimento Prot. n. 2095 del 15 marzo 2021.
Il comitato cittadino che aveva presentato il ricorso definisce ora questa sentenza storica, “ristora tre lustri di amarezze patite dai cittadini trattati alla stregua di “sudditi inconsapevoli” dalla Pubblica Amministrazione gravemente inadempiente.”
Il Collegio giudicante nella sentenza si è espresso così «Non esiste un interesse pubblico meritevole di tutela alla costruzione di un’opera pubblica a tutti i costi, anche in violazione delle norme di legge, le quali non impongono vuote formalità ma sono a presidio della corretta individuazione e del corretto perseguimento proprio dell’interesse pubblico, quale contemperamento generale e astratto di tutti i beni-interessi previsti e tutelati dall’Ordinamento (in ultima analisi il dedotto “vantaggio per la collettività” non può che coincidere con quello delineato in via generale e astratto dalla legge, che prevede a tal fine il doveroso rispetto di una serie di regole sostanziali e procedurali)…»
E ancora: «Non si può autorizzare la realizzazione di un progetto e neanche giustificare il conseguente impiego di denaro pubblico se non si stabilisce prima e con certezza che tale progetto è realizzabile nel rispetto dei canoni di sicurezza previsti dalla legge, non potendosi dunque rimandare tale verifica solo al completamento delle opere …».
In estrema sintesi, si riparte da zero:
È stato Annullato il “Nulla Osta Tecnico per la Sicurezza” rilasciato dal Ministero dei Trasporti il 15 marzo 2021. Ora è richiesta una nuova valutazione di impatto ambientale estesa a tutti i lotti previsti col “procedimento specifico di cui all’art.29, comma 3, del d.lgs 152/2006 per le opere già realizzate senza previa VA o VIA”.
Chiesta anche la rivalutazione da parte del CIPESS della coerenza del finanziamento di un progetto che ha smarrito per strada tutte le prerogative del trasporto rapido di massa in sede propria.
Inoltre come è riportato in sentenza: “E’ appena il caso di evidenziare, a tal proposito, che le demolizioni, le modifiche e quant’altro dovesse emergere come necessario, non solo in sede di Screening ma anche in sede di Nulla Osta di Sicurezza, obbligherebbe comunque l’Amministrazione a provvedervi, previa appunto rielaborazione progettuale …”.
Una rielaborazione complessiva dell’impianto, che il Comitato strada Parco ora legittimato dalla Sentenza del TAR di Pescara auspica “voglia prescindere dall’utilizzo dell’unico corridoio verde ciclo pedonale a disposizione della mobilità dolce, riconosciuto inadeguato ad accogliere il TRM in sede propria a fini di sicurezza.”
I sindaco Masci annuncia il ricorso al Consiglio di Stato
“La sentenza non ci coglie affatto di sorpresa, l’orientamento del Tar era chiaro e conosciuto fin dalla sospensiva dell’atto del Ministero, concessa a inizio anno. Confidiamo nella decisione del Consiglio di Stato, a cui ci appelleremo immediatamente per sostenere le buone ragioni del mezzo pubblico su percorso dedicato”. Ha commentato il Primo cittadino di Pescara, Carlo Masci, a margine della sentenza del Tar evidenziando i vantaggi che porterebbe al traffico cittadino il servizio di trasporto pubblico che permetterebbe di ridurre il carico di Co2 immesso dalle automobili in città. Solo da Montesilvano ha evidenziato il sindaco del Capoluogo ne entrano oltre 40mila al giorno.
Dal Comitato strada Parco rammarico per la reazione del Primo cittadino
«Il Comitato Strada parco bene comune accoglie con profondo rammarico la reazione a caldo del sindaco Carlo Masci, il quale insiste (contro l’evidenza e finanche il comune buonsenso) nel ritenere che “alcuni cittadini contestano per lo più per l’interesse personale di non avere il fastidio del filobus su una strada che vorrebbero solo per bici e pedoni”. È viceversa ormai chiaro a tutti come la Strada parco non si presti – per la peculiare configurazione dello stato dei luoghi – ad accogliere i treni Van Hool Exqui.City18T a guida manuale libera in condizioni di sicurezza. Lo ha finalmente accertato e deliberato il Collegio giudicante del TAR di Pescara, con una sentenza esemplare e lungimirante di ben 51 pagine.
Non gioverà pertanto ad alcuno, tanto meno al primo cittadino di Pescara, affermare con disinvoltura in eccesso che “il TAR sospende i procedimenti, il Consiglio di Stato annulla quanto stabilito dal TAR, i lavori si rallentano e i cittadini pescaresi continuano a respirare il Co2 scaricato dalle migliaia di auto che girano per la Città”. Peraltro, i dati ARTA lo smentiscono, confermando netti miglioramenti conseguiti nella qualità dell’aria a prescindere dall’avvento del filobus
.Il TAR di Pescara, a ben leggere e dedurre, ha in verità sancito come quei lavori grossolani e irregolari (voluti dal sindaco giorno e notte “pancia a terra”, con tutto sé stesso), siano gravemente illegittimi e lesivi dell’Ordinamento consolidato. Senza trascurare, poi, che le opere pubbliche devono essere realizzate in conformità alla legge e ai regolamenti, giammai “a tutti i costi”, dopo averle imposte con arroganza autoreferenziale contro la volontà dei potenziali fruitori del servizio. Le opere pubbliche di tal fatta nascerebbero sotto una cattiva stella e, nel caso di specie, non potrebbero neppure essere realizzate a regola d’arte per la fornitura di un servizio di trasporto efficiente e confortevole, da offrire a tutte le categorie di utenti senza discriminazioni di sorta. Favorendo in tal modo il pessimo impiego del prezioso denaro pubblico disponibile accordato dal Cipess nel lontano 1995, a danno rilevante del territorio, il paesaggio, il patrimonio arboreo, le Casse dello Stato, e vanificando del tutto lo stesso “vantaggio collettivo” malamente perseguito.
Bene farebbe, allora, il primo cittadino di Pescara a prendere finalmente atto di un palese fallimento, sul piano politico e su quello progettuale, annunciato puntualmente dal Comitato il 4 ottobre 2010 in tempo utile per rimediare, ora certificato dall’Eccellentissimo Tribunale Amministrativo della Città di Pescara. Una doverosa riflessione approfondita, funzionale alla valutazione di una rinnovata ipotesi progettuale – di percorso e di vettore – che sia davvero utile, praticabile e sostenibile, a tutela autentica del Superiore interesse pubblico prevalente. » Ha commentato il Presidente del Comitato Strada Parco Bene Comune, Ivano Angiolelli.
IL M5S pescarese “ampia soddisfazione per la storica sentenza”
«Una vittoria storica dei cittadini e la più completa bocciatura del Sindaco Masci e della sua Giunta di centrodestra, accanto a Regione, TUA e Ministero delle Infrastrutture che, con quello che potremmo definire un accanimento terapeutico, hanno proseguito nello sperperare il denaro pubblico in opere inutili e, come da sentenza, anche prive di quello che è il primo e più importante presidio della pubblica amministrazione: il pubblico interesse.» Hanno commentato i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.
«E’ chiaramente espresso nella sentenza che “non esiste un interesse pubblico nella costruzione di un’opera pubblica a tutti i costi, anche in violazione delle norme di legge, le quali non rappresentano vuote formalità ma il presidio della corretta individuazione e del corretto perseguimento proprio dell’interesse pubblico, quale contemperamento generale e astratto di tutti i beni-interessi previsti e tutelati dall’Ordinamento”. » Hanno aggiunto i pentastellati.
«Come Movimento 5 Stelle Pescara, in ogni occasione all’interno del Consiglio comunale e non solo, siamo stati gli unici a fare proposte su tracciati alternativi alle amministrazioni di centrosinistra e centrodestra che si sono susseguite negli anni, – hanno ricordato i consiglieri di opposizione– sostenendo tutte le ragioni del comitato di cittadini che da sempre hanno, con obiettività e fondatezza, contestato un’opera inutile entrando nel merito delle questioni. Mai nessun politico, di destra o sinistra, al governo della città o della Regione si è preso la briga di approfondire le proposte alternative fornite o di valutare in modo puntuale le critiche avanzate. Hanno proseguito, di anno in anno, a spendere denaro pubblico a discapito della sicurezza di pedoni e ciclisti e oggi finalmente, chi è al di sopra delle parti, ne ha confermato l’irragionevolezza e l’errore. Oggi quei politici dovrebbero scusarsi con i cittadini e il comitato per l’arroganza con cui, in tutti questi anni, si sono confrontati con loro. Ed è il momento di riconoscere che il destino della Strada Parco va completamente ripensato in un’ottica di mobilità dolce: è e resta l’unica vera piazza lineare della nostra città e come tale va salvaguardata ed arricchita. E’ il momento di festeggiare l’avvio di un nuovo percorso per la filovia e per il modo di amministrare Pescara.»