L’Aquila – Dopo un primo incontro avvenuto lunedì 5 dicembre a Pescara, ha fatto tappa oggi all’Aquila nell’Auditorium Piervincenzo Gioia di Palazzo Silone, la giornata di formazione che la Regione Abruzzo, nell’ambito della Programmazione, ha rivolto a tutti i responsabili dell’attuazione degli interventi cofinanziati con i Fondi Fsc. Un bagaglio condiviso di buone pratiche da diffondere finalizzato alla nascita di una “comunità professionale” in materia di attuazione, monitoraggio e controllo degli interventi volti alla coesione territoriale e finanziati con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione. Così’ il Servizio Programmazione nazionale del Dipartimento della Presidenza della Regione Abruzzo, in collaborazione con il Formez, ha voluto capillarizzare gli incontri nei territori secondo uno schema di apprendimento continuo, di accompagnamento e di agevolazione della capacità amministrativa.
«Il piano di sviluppo e coesione, e le sue declinazioni nella programmazione 2000-2020- dichiara Emanuela Murri , Autorità responsabile del Psc – si sono tradotti nella messa a punto di un percorso dalla A alla Z per sostenere amministrazioni, enti , figure deputate ai controlli e alle validazioni fino a stimolare il raggiungimento degli obiettivi giuridicamente vincolanti per i beneficiari. Dunque, siamo andati oltre il sostegno alle infrastrutture e i servizi connessi per dare vita a una operazione di rilancio della capacitazione amministrativa attraverso la creazione di un hub delle competenze per il quale sono stati stanziati 2 milioni di euro”.
“Gli incontri – ha spiegato il direttore del Dipartimento della Presidenza, Emanuela Grimaldi – proseguiranno anche nelle prossime settimane in modo che la Regione affianchi costantemente tutte le figure coinvolte in questo percorso, in una sorta di processo identitario nel quale, ciascuno, è indispensabile per arrivare all’obiettivo finale: ovvero la ricaduta di investimenti per lo sviluppo dell’Abruzzo. Puntiamo, in analogia a quanto indicato dal Presidente Marco Marsilio, ad una macchina amministrativa capace di recuperare i ritardi che troppo spesso hanno caratterizzato la programmazione e la formazione rappresenta l’unica chiave a disposizione per diffondere la buone pratiche e snellire i processi anche nell’ottica della programmazione futura».