Pescara – Dopo la proroga che nel marzo scorso aveva fissato la scadenza per l’utilizzo dei parklet al 31 ottobre 2022, arriva domani (venerdì 28 ottobre) in Consiglio Comunale la delibera con cui l’amministrazione Masci interviene nuovamente sulla regolamentazione di queste strutture costringendo i commercianti ad adeguare i parklet già esistenti con pannelli in vetro trasparente infrangibile o antisfondamento su appositi telai di metallo. Una scelta fortemente contestata che, secondo il Movimento 5 Stelle, obbligherà i commercianti ad una spesa di migliaia di euro, a fronte di una proroga nell’utilizzo dei parklet di soli 11 mesi.
“Una scelta miope e completamente scollegata dal momento storico che stiamo vivendo – commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – nel quale le attività commerciali, uscite dall’emergenza sanitaria, sono già piombate in quella forse ancora più dura del caro bollette e dovrebbero, pertanto, essere agevolate nell’utilizzo di uno strumento utile, anziché vessate con l’obbligo di inutili investimenti. Già nel marzo scorso – proseguono i consiglieri pentastellati – avevamo sollecitato la Giunta Masci a prendere decisioni definitive in merito all’utilizzo dei parklet, regolamentandone sì l’utilizzo, ma facendolo in maniera permanente definendo in modo chiaro gli elementi estetici, i materiali e le regole di installazione, svincolandoli da qualunque presupposto emergenziale ma acquisendoli in pianta stabile come veri e propri elementi di arredo urbano”.
Alla base della contestazione c’è, infatti, non soltanto la scelta di imporre una soluzione tecnica molto più dispendiosa per le strutture (eliminando la possibilità prevista finora di utilizzare vasi e fioriere per delimitare il perimetro dei parklet), ma anche la decisione di prorogarne l’utilizzo solo fino al 30 settembre 2023. Data dopo la quale le strutture andranno smontate e non saranno più autorizzate in nessuna zona della città.
“Una scelta che, quindi, non consentirebbe ai commercianti di ammortizzare una tale spesa – proseguono Alessandrini, Sola e Di Renzo – costringendoli a smantellare delle strutture che, invece, in questi due anni di emergenza hanno consentito l’attività di somministrazione di cibo e bevande anche in periodi di difficoltà e restrizioni. E tutto questo, dopo che nel marzo scorso proprio la proroga di soli 7 mesi era stata giustificata dal Sindaco in persona con il fatto che le strutture fino ad allora installate fossero troppo poche da giustificarne le autorizzazioni. Praticamente poche idee e ben confuse – concludono i consiglieri pentastellati – a dimostrazione di quanto questa Giunta continui ad essere approssimativa e superficiale rispetto ai temi del commercio cittadino”.