Manoppello – Su proposta dell’assessore alle politiche sociali Giulia De Lellis, la Giunta del Comune di Manoppello ha approvato la delibera relativa alla rideterminazione delle tariffe di compartecipazione delle famiglie per la frequenza dei bambini nei nidi comunali. L’atto, che abbatte ulteriormente le rette, dopo una prima riduzione ottenuta grazie a quindicimila euro di fondi regionali ed applicata a tutti gli iscritti, prevede una riduzione aggiuntiva per i residenti e per chi ha un’attività a Manoppello. La diminuzione va da un massimo di 60 euro mensili per le fasce più deboli a un minimo 20 euro mensili per i redditi ISEE fra i 25mila e i 40mila euro.
“Proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie e, come per altro ribadito ai genitori nel corso di un incontro pubblico, con questa decisione abbiamo inteso sostenere concretamente coloro che credono nel valore educativo di questa scelta – hanno spiegato il sindaco Giorgio De Luca e l’assessore Giulia De Lellis – e, quindi, deciso di utilizzare il ristoro annuale di circa 10 mila euro derivante dall’affitto versato dalla cooperativa che gestisce la struttura ridistribuendo la somma per alleggerire le tariffe. L’intera cifra è stata, dunque, destinata ad un ulteriore abbassamento delle rette che ha permesso di ridurre in maniera importante la spesa che le famiglie devono sostenere. Va, inoltre, specificato – hanno aggiunto De Luca e De Lellis – che rispetto al passato le tariffe sono comprensive del pasto, che, lo scorso anno educativo, era pari a circa 80 euro aggiuntivi. Vorremmo inoltre ricordare che lo Stato, attraverso l’Inps, ha stanziato fondi specifici di sostegno e che i genitori possono fare richiesta del Bonus asilo nido che prevede per i meno fortunati un sussidio fino ad un massimo di 272 euro mensili; cifra che diminuisce in base all’aumentare del reddito”.
In sintesi, relativamente alle rette, prendendo in considerazione la frequenza a tempo pieno, dalle ore 7.30 alle ore 17.00, per la fascia di reddito più bassa (ISEE fino a 12mila euro), da una tariffa mensile originaria di € 634,00 per bambino residente, si può arrivare a sostenere una spesa minima di € 157,00, pasti compresi. L’importo, che varia in base alle fasce di reddito e in relazione al tempo di frequenza, è calcolato in considerazione del bonus Inps Asilo nido, degli abbattimenti ottenuti grazie al contributo regionale e dell’ulteriore ribasso previsto dal Comune.
Le attività del nido comunale La Quercia sono state avviate a metà settembre ed è ancora possibile accogliere nuovi iscritti.