Chieti. Prima sconfitta in campionato per il Chieti che cede 0-3 all’Angelini ad una buona Sambenedettese che nell’arco dei 90’ ha ampiamente meritato il successo. Neroverdi molto volenterosi che però non sono riusciti a far fronte al team guidato da Alfonsi che si è mostrato ben messo in campo e capace di colpire al momento opportuno, specie nei calci piazzati, complice anche qualche disattenzione della retroguardia teatina. Ottima la cornice di pubblico, circa 1.600 spettatori sugli spalti, con abbondante rappresentanza ospite (circa 300 i supporters di fede rossoblu assiepati nel settore ospiti). Prima del calcio d’inizio osservato 1’ di raccoglimento per le vittime dell’alluvione che ha colpito nel Marche nei giorni scorsi, vittime omaggiate anche dalle due tifoserie con alcuni striscioni.
Nel Chieti assente Pietrantonio per un problema all’adduttore che lo terrà fuori ancora per almeno un’altra giornata, invece rientra Poletto dalla squalifica. Nella Sambenedettese diversi giocatori acciaccati: assenti Conson, che nell’ultima partita si è fratturato il setto nasale, e Lachir alle prese con una distorsione al ginocchio e lesione parziale del collaterale mediale. Sono partiti dalla panca Vita, reduce da una contusione alla caviglia, Feliz Rabacal, che ha subito un risentimento muscolare, e Luccarini rientrato in gruppo. Sono invece partiti titolari Zaffagnini che ha avuto un affaticamento muscolare, ma ha recuperato e Lulli, che in settimana ha ripreso ad allenarsi regolarmente.
La cronaca
Parte subito forte la Samb: al 6’ Lulli riceve dalla destra e dal limite impegna Vitello che ribatte. Un paio di minuti dopo su una punizione di Proia, Cardella intercetta di testa, blocca l’estremo di casa. E al 22’ la Sambenedettese passa in vantaggio con Lulli che, sugli sviluppi di un corner, riceve l’appoggio di un compagno e da buona posizione batte Vitiello. Al 35’ dopo alcuni tentativi di incursioni si fa finalmente vivo il Chieti con Masawoud, sicuramente il migliore dei neroverdi, che sugli sviluppi di un fallo laterale manda sul fondo.
Nella ripresa al 3’ Sambenedettese pericolosa con una punizione dalla destra di Proia, ma il direttore di gara ferma il gioco per un’irregolarità. Al 7’ i rossoblu reclamano un penalty per un presunto atterramento in area su Cardella. Al 28’ il raddoppio della Sambenedettese con il subentrato Vita: sugli sviluppi di un calcio piazzato indecisione dell’estremo difensore abruzzese e il numero 11 rossoblu non deve fare altro che appoggiare in rete. Neroverdi tramortiti e al 30’ arriva il tris ospite con un eurogol di Feliz Rabacal (un altro subentrato) che quasi sulla linea del fallo laterale beffa Vitello, trovato fuori dai pali, con un pallonetto. Sussulto nel finale del Chieti: al 40’ un rasoterra di Barbetta va di poco a lato.
Le dichiarazioni dei due tecnici
Corrado Cotta (allenatore Chieti): “Siamo partiti contratti, il gol per assurdo ci ha un po’ sbloccato e poi probabilmente ci siamo intestarditi con i quinti e con le mezz’ali che non davano l’appoggio, l’avevamo per dare il due contro uno in questa situazione, poi qualche regalo di troppo e loro hanno chiuso la partita. Bisogna anche guardare il valore dell’avversario, al di là dell’aspetto fisico è una squadra di tutto rispetto, una squadra importante, che non si nasconde per arrivare là in fondo. Noi abbiamo finalizzato pochissimo, per demerito nostro, gli attaccanti spesso li abbiamo isolati, però è un problema mio e non dei ragazzi. Noi dobbiamo lavorare per cercare di migliorare tutte queste situazioni ed i vari meccanismi. Però la squadra ha dato tutto quello che doveva dare, a prescindere dagli errori. Il Chieti verso la porta non ha calciato, è un dato di fatto, poi ci sono state due situazioni dove non abbiamo calcolato bene il tempo-spazio della palla, sapevamo che sul secondo palo ci potevano mettere in difficoltà ed è andata a finire in questo modo. Mi sono imbufalito perché è la seconda domenica che prendiamo gol così, ci stiamo lavorando. Però posso dire che è tutto lavoro della settimana, della programmazione e crescita della squadra. Nello spogliatoio sembrava che ci fosse stata una tragedia, le tragedie sono altre come quella di Senigallia e quelle che determinano un qualcosa di concreto. Le partite si vincono e si perdono, complimenti alla Sambenedettese. Nel primo tempo poteva sembrare che avessimo il controllo della partita, ma loro ci aspettavano dietro, poi non siamo riusciti a concretizzare, c’è anche il merito della squadra avversaria, bisogna anche essere onesti ed ammettere questo. Oggi la mia squadra ha fatto qualcosa in meno rispetto alle aspettative, nel senso che non abbiamo finalizzato, però questo è il calcio. Nei primi 20’ abbiamo subito sicuramente il clima partita, anche io mi sono emozionato nel vedere tante persone, quindi complimenti agli sportivi di Chieti e San Benedetto, poi i ragazzini sicuramente traballano un po’. Secondo me questo è un girone molto equilibrato, si potrebbe andare fino in fondo per giocarsi la vittoria del campionato e bisogna guardarsi le spalle, cosa che dobbiamo fare noi. L’obiettivo della società è di valorizzare i giovani, infatti la rosa è anche abbastanza giovane. Non è facile arrivare a 43/45 punti, bisogna rimanere con i piedi per terra al di là dalle vittorie fatte o dalla sconfitta di oggi. Non penso che ci sia una squadra che possa mettere la freccia e andare, i risultati saranno quelli che dirà il campo, le chiacchiere le porta via il vento. Sarà un campionato molto equilibrato, combattuto e molto interessante. Abbiamo bisogno di lavorare, di migliorare sotto certi aspetti e di continuare a lavorare come in queste situazioni che stiamo proponendo. Questa è una squadra che sbaglierà pochi allenamenti da qui alla fine perché è una squadra che si applica, che ha un ottimo equilibrio di giocatori nello spogliatoio, ci sono degli over che sono dei ‘fratelli maggiori’, è chiaro che con i fratelli maggiori non si vince il campionato, però aiuta a crescere”.
Sante Alfonsi (allenatore Sambenedettese): “Forse ci eravamo montati la testa dopo la partita di Civitanova e con il Cynthialbalonga non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Ci è servito da lezione, questa settimana abbiamo lavorato molto bene e dico che dopo una settimana del genere se ne esce solo se si è una grande squadra e se si è un grande gruppo, perché di chiacchiere questa settimana se ne sono fatte tante, forse anche troppe. Però va bene così, abbiamo lavorato, ci siamo chiusi in noi stessi con il gruppo, abbiamo lavorato molto bene e oggi si sono visti i risultati. Sapevamo che il Chieti stava facendo bene, che è una squadra di giovani, spensierati, giocano tranquilli, arrivava la Samb e anche loro avevano voglia di fare bene. Quindi complimenti a loro, oggi sono stati sfortunati, ma sicuramente faranno un buon campionato anche loro. Sapevamo che loro sarebbero partiti sulle ali dell’entusiasmo perché sono un gruppo giovane e sicuramente avrebbero corso tanto all’inizio, ci sarebbero venuti a prendere e noi dovevamo stare tranquilli perché un ‘ di esperienza in più ce l’avevamo e colpirli al momento giusto ed oggi ci è andata bene. Angiulli? È un nostro punto di riferimento, deve tornare un po’ in condizione, abbiamo tanti ragazzi che possono giocare e sono tutti importantissimi per la squadra, oggi hanno fatto tutti bene. Con il passare delle partite tanti giocatori entreranno in condizione ed io dovrò essere bravo a capire chi è più in condizione in quel momento. La settimana scorsa andavamo bacchettati, poi in settimana abbiamo lavorato con serenità e dedizione, ci siamo tappati le orecchie senza sentire quello che si diceva fuori. Siamo stati bravi, i ragazzi hanno giocato molto più tranquilli ed hanno fatto una grande partita, Viscardi è stato un altro giocatore rispetto a domenica scorsa. È una vittoria importante, ci fa piacere, ma dobbiamo andare avanti perché ci sono da fare ancora 31 battaglie e già dobbiamo essere proiettati alla gara con il Notaresco. Sicuramente rispetto al Chieti siamo una squadra più fisica, però la loro brillantezza e la loro rapidità ci poteva mettere in difficoltà. La partita di oggi l’abbiamo preparata bene perché abbiamo visto come giocavano e li abbiamo colpiti nei loro punti deboli, il Chieti si rifarà sicuramente nelle prossime partite”.
Tabellino
Chieti (3-5-2): Vitiello, Spinelli (43’ st Di Renzo), Marino, Ferrari, Salto Lomba, Paletto, A. Rossi (14’ st D’Innocenzo), Masawoud, Palmisano (21’ st Barbetta), G. Rossi (21’ st Riosa), Palumbo (1’ st Cesario) A disposizione: Serra, Amato, Bregasi, Grasso Allenatore: Cotta
Sambenedettese (4-3-3): Berti, Murati (30’ st Luccarini), Migliorini, Zaffagnini (26’ st Mauthe Von Degerfeld), Lulli (30’ st Angiulli), Cardella, Chinellato (14’ st Vita), Viscardi, Umile (19’ st Feliz Rabacal), Proia, Tassi A disposizione: Guerrieri, Bianchino, Emili, Marras Allenatore: Alfonsi
Arbitro: Raineri (sezione di Como)
Assistenti: Rizzi (sezione di Barletta) e Festa (sezione di Barletta)
Marcatori: 22’ pt Lulli, 28’ st Vita, 30’ st Feliz Rabacal
Ammoniti: Spinelli, Palmisano, Paletto, Cesario (C) Murati, Viscardi, Proia, Umile, Tassi (S)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 1’ pt 5’ st, spettatori 1.600 circa di cui 307 ospiti, angoli 1-4 per la Sambenedettese, prima dal calcio d’inizio osservato 1’ di raccoglimento per le vittime dell’alluvione delle Marche