Pescara – «E’ bastata la prima pioggia autunnale per mandare in tilt vaste zone di Pescara, sottolineando – se mai ce ne fosse ancora bisogno – come la città abbia necessitàurgente di opere infrastrutturali in grado di evitare il ripetersi di queste situazioni, ma anche di una manutenzione ordinaria che sia degna di questo nome: per evitare che anche le attività economiche abbiano a patire i danni provocati dagli allagamenti, come denunciato da tanti esercenti».
Lo afferma il presidente provinciale della CNA, Cristian Odoardi, secondo cui «le immagini diffuse dagli organi di informazione sugli allagamenti di diverse zone cittadine – non solo della immancabile periferia, ma anche centrali e semicentrali – testimoniano con chiarezza l’ampiezza dei problemi che si hanno di fronte. Problemi che riguardano interventi strutturali sul collettamento delle acque piovane, ma anche di ordinaria manutenzione di tombini e scarichi: d’altronde, l’allerta meteo avrebbe dovuto mettere sull’avviso già da diversi giorni, provvedendo alla rimozione di aghi di pino o foglie degli altri alberi caduti sui marciapiedi, procedendo a una pulizia straordinaria dei tombini che invece si sono intasati in breve tempo».
«Comprendiamo le difficoltà in cui le amministrazioni comunali versano in questo momento – conclude Odoardi – e tuttavia non possiamo non sottolineare come l’immagine promozionale di una città sia data non solo dalla realizzazione di eventi, ma anche e soprattutto da un’attività manutentiva ordinaria che eviti il ripetersi sistematico disituazioni come quelle vissute ieri. Se penso poi che una delle aree oggetto di interventi tanto costosi quanto contestati sulla viabilità, come via Marconi, non sia stata risparmiata dagli eventi di ieri, viene anche da porsi qualche domanda sulla bontà delle progettazioni stesse».