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Terna: confermata l’ipotesi della nuova stazione di conversione dell’Adriatic Link a Cepagatti

26-02-2015, posa cavo, sottomarino, Terna, Italia-Montenegro

La scelta è il risultato del confronto con il territorio, dell’analisi delle osservazioni pervenute e i risultati delle indagini integrative effettuate da Terna sulle aree interessate. Per l’opera Terna investirà circa 1 miliardo di euro

Roma – Il confronto con il territorio, l’analisi delle osservazioni pervenute e i risultati delle indagini integrative effettuate da Terna sull’ area interessata hanno portato alla conferma della scelta di Cepagatti, in provincia di Pescara, per la realizzazione della nuova stazione di conversione abruzzese dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino in corrente continua che unirà Abruzzo e Marche. 

La localizzazione definitiva dell’impianto è stata comunicata oggi nel corso di un partecipato incontro informativo con la cittadinanza in modalità digitale durante il quale i tecnici di Terna hanno informato anche sulle altre soluzioni localizzative in provincia di Pescara: Città Sant’Angelo per l’approdo del cavo sottomarino e un’area del comune di Cappelle sul Tavo per il tratto di cavo interrato di collegamento alla stazione di conversione, lungo circa 26 km. 

La scelta delle soluzioni definitive è il risultato di un lungo percorso di confronto e dialogo con il territorio che, dal dicembre 2020 ad oggi, si è concretizzato in oltre 90 incontri con amministrazioni regionali e comunali, associazioni e cittadini nelle due regioni.  

Con circa 250 chilometri di lunghezza, di cui 210 in cavo marino, l’Adriatic Link consentirà di migliorare la capacità di scambio elettrico tra le diverse zone del Paese, soprattutto tra il centro-sud e il centro-nord grazie a un incremento di circa mille megawatt di potenza, aumentando l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica di trasmissione e, in particolare, dell’Abruzzo.

L’opera, per cui Terna investirà oltre 1 miliardo di euro e coinvolgerà circa 120 imprese tra dirette e indotto, è all’avanguardia per tecnologia e sostenibilità ambientale e servirà a spingere lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, coerentemente con gli obiettivi delineati dal piano nazionale integrato energia e clima (Pniec). 

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