domenica , 24 Novembre 2024

L’ultima a destra non piace alla sinistra: a Pescara coro di no all’ipotesi strada intitolata ad Almirante

Pescara – L’amministrazione comunale di Pescara ieri nel corso di  una Commissione Toponomastica ha mostrato l’intenzione di intitolare una strada nel quartiere di PortaNuova a Giorgio Almirante.
La proposta in Commissione avanzata improvvidamente nel giorno del ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine ha sollevato un coro sdegnato da parte delle forze di centrosinistra e associazioni.

ANPI “No a Via Almirante”

«L’amministrazione comunale di Pescara ha iniziato l’iter per intitolare a Giorgio Almirante, fascista della peggior specie, razzista, antisemita e fucilatore di partigiani, il tratto di strada tra via Pepe e i giardini antistanti il teatro D’Annunzio.  Dopo l’8 settembre 1943 divenne capo di gabinetto del ministro della repubblica di Salò Mezzasoma, firmando numerosi ordini di fucilazione di partigiani. Nel novembre 1944 lasciò il ministero e si arruolò nelle bande fasciste che davano la caccia ai partigiani, partecipando a molte spedizioni “nere”». 

Così l’ANPI di Pescara esprime il suo dissenso e il suo sdegno per iniziativa che definisce sconcertante augurandosi che altrettanto facciano tutte le forze democratiche e antifasciste della Città ora chiamate a un sit-in di protesta alle 16,30 di martedì 29 marzo davanti al Comune, in contemporanea con la riunione della Commissione Toponomastica. 

«Che altro farà questa amministrazione, che non ha risposto alla richiesta avanzata da 27 associazioni di intitolare due strade a Luisa Di Sipio e a Concetta Stromei, donne simbolo delle resistenze abruzzesi, e a quella di intitolare un luogo alle Donne trucidate dai nazifascisti?» Ha commentato l’ANPI Prov. Pescara  insieme ad ANPI Pescara area metropolitana “Giuseppe e Renato Gialluca”.

L’ARCI “Pescara non merita l’affronto di una via intitolata a Giorgio Almirante” 

«Quella compiuta dalla maggioranza della Commissione alla toponomastica è una provocazione inaccettabile che deve essere rimandata al mittente. Il Sindaco e la Giunta di Pescara possono bloccare questo scempio per la storia antifascista della città: non abbiano esitazioni nel compiere questo atto.»
Così a margine dell’incontro in commissione di ieri commentava l’ARCI Pescara ricordando come Nella Costituzione Italiana si riconosce il valore assoluto dei diritti dell’uomo, dei principi di giustizia sociale e l’idea che la democrazia non è solo un insieme di regole bensì un progetto che poggia sulla libertà e sull’uguaglianza: questa l’eredità dell’antifascismo del dopoguerra.

«Almirante fu sempre estraneo e nemico di questa eredità, restò invece fedele alle teorie che, come capo redattore, stampava sulla rivista “La difesa della razza”, pur sviluppando nel dopoguerra la sua attività politica anche nel Parlamento Italiano. Il neofascismo nel dopoguerra iniziò con la riorganizzazione degli ex fascisti e repubblichini nel Movimento Sociale italiano (26/12/1946) guidato da Giorgio Almirante che si richiamò esplicitamente al ventennio fascista ed in particolare alla Repubblica di Salò Pescara, purtroppo, negli ultimi anni ha vissuto molte, troppe, aggressioni di stampo neofascista e questa intitolazione rischia di legittimare idee nocive alla convivenza civile Infine, non sfugge l’intenzione di avere un pezzo di lungomare dedicato ad Almirante, quasi a equiparare e sfregiare la intitolazione di un grande pezzo di lungomare a Matteotti, ucciso dal fascismo. Ci aspettiamo, sindaco Masci, i fatti, nel pieno rispetto della storia di Pescara che nulla ha a che fare con i valori propugnati da Almirante ai tempi della Repubblica Sociale e poi da leader del Movimento Sociale Italiano.» Conclude Arci Pescara

Il PD: “L’intenzione lascia interdetti. Si ponga rimedio inserendo all’ordine del giorno Via Macaluso”

Il Segretario del Circolo PD “Di Vittorio” Stefano Alberto Brandimarte, insieme al Segretario PD della Città di Pescara Antonio Caroselli, intervengono sull’intenzione dell’Amministrazione comunale .

“Ciò che la Commissione Toponomastica del Comune di Pescara è intenzionata a fare ci lascia interdetti, ma non ci stupisce” – dichiarano Caroselli e Brandimarte – “il marcato segno politico di questa Giunta è chiaro da sempre, così come la loro scarsa propensione ad essere rappresentativi della Città”.

“è lecito, dunque, voler lasciare il segno in Commissione Toponomastica dopo che si è fatto di Pescara un esercizio per la realizzazione del caos. Ora però diano l’esempio di equilibrio e senso di responsabilità – continuano Brandimarte e Caroselli – “calendarizzino immediatamente in Commissione l’intitolazione di una strada ad un altro illustre personaggio della Repubblica italiana come Emanuele Macaluso, politico, sindacalista e giornalista italiano”. Concludono gli esponenti del Partito Democratico

Acerbo (PRC-SE) “una proposta inaccettabile”

«Mentre mi sto andando al congresso nazionale dell’ANPI apprendo che il Comune di Pescara intende intitolare una via a Giorgio Almirante. E’ una proposta inaccettabile:  Giorgio Almirante fu redattore della rivista La Difesa della Razza, fascista mai pentito, fucilatore di italiani, complice nella strategia della tensione negli anni ’70. Dopo la Liberazione i pescaresi intitolarono  un lungomare a Giacomo Matteotti, eroico martire dell’antifascismo. Accostargli Almirante è un’offesa alla memoria. Rispetto a una proposta del genere l’opposizione dovrebbe passare all’ostruzionismo nei confronti di qualsiasi atto dell’amministrazione perchè si tratta di un’iniziativa contro la convivenza civile e la storia. Contro una decisione del genere bisogna organizzare nella città la protesta più dura. Non è possibile fare scambi: voi vi prendete Almirante e a noi date Macaluso. Dispiace dover perdere tempo dietro polemiche su questioni come queste con tutti i problemi che abbiamo e che richiedono l’impegno costruttivo di tutti.  Spero che nella maggioranza si apra una riflessione.» Così il Segretario nazionale PRC-SE ed ex consigliere comunale al comune di pescara Maurizio Acerbo.

Licheri (Si) “Vergognoso,nel giorno del ricordo delle fosse ardeatine, Masci si fermi”

«…Nato a Salsomaggiore in provincia di Parma nel 1914, Almirante divenne un convinto fascista fin da giovane. Iniziò a lavorare come giornalista e fu uno dei principali redattori de La difesa della Razza, il periodico che iniziò le sue pubblicazioni nel 1938 e che, insieme all’approvazione delle cosiddette “leggi razziali”, segnò la definitiva svolta antisemita e razzista del regime fascista.Uno dei suoi articoli più citati venne pubblicato il 5 maggio del 1942. «Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti», scriveva Almirante, «altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei». Per Almirante «non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue»

Così Daniele Licheri – Segretario Regionale Si Abruzzo delinea la figura di Almirante a promemoria per il primo cittadino del capoluogo abruzzese «Mi dispiace caro sindaco Masci, questo è troppo, lei vorrebbe intitolare a Giogio Almirante un tratto di strada (da via Pepe al Teatro D’Annunzio) a questo fascista. Nel giorno in cui ricordiamo l’eccidio delle fosse ardeatine poi la notizia diventa ancora più disgustosa. La mia città Pescara e la nostra Repubblica, sono state liberate dal regime Nazi-fascista tanti anni fa: abbiamo pagato le vite di tante donne e tanti uomini per tornare ad essere liberi. Lei non ci riporterà in un mondo nostalgico che vorrebbe dimenticare la storia e celebrare il ventennio come foriero anche di “belle cose” perché deve pagare un ticket alle forze più reazionarie con cui governa, parlo di Fratelli D’italia e la Lega.

Il fascismo non è un opinione ma un reato, se lo ricordi. 

E noi, cittadini liberi che riconoscono il valore dell’antifascismo, lo impediremo

Con tutte le nostre forze.» Conclude il Segretario Regionale Si Abruzzo Licheri.

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