L’Aquila – Un momento di confronto su tematiche legate alla transizione ecologica, dalla perdita di biodiversità ai siti di bonifica di interesse nazionale, per illustrare i risultati di monitoraggi e controlli e fare il punto sullo stato di salute dell’ambiente sul territorio regionale. “Transizione ecologica e benessere” è stato il tema della conferenza regionale ambientale organizzata da Arta Abruzzo che ha portato a L’Aquila i direttori delle maggiori Agenzie nazionali per la protezione dell’ambiente, i vertici di Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale e del Sistema nazionale delle Agenzie per la protezione dell’Ambiente e gli organi di vertice degli enti pubblici regionali.
“L’Abruzzo ha commentato Marsilio – parte con un retroterra importante. È la regione verde d’Europa, tre parchi nazionali, uno regionale, decine di aree protette, un patrimonio ambientale molto forte, calato peraltro in una regione a grande vocazione industriale. Questa sintesi bisogna coltivarla: deve continuare ad essere una regione produttiva, aperta all’impresa e al lavoro ma che sappia farlo nel pieno rispetto dei valori ambientali che diventano il valore aggiunto per attrarre turismo, fino ad oggi poco sfruttato. Troppi anni di scarsa attenzione nel settore. Noi oggi stiamo lavorando per intercettare queste domande. Ci sono risorse importanti su questi temi, dal Piano nazionale di recupero e resilienza, alla programmazione ordinaria dei fondi europei; specie sul fronte energetico, siamo capofila di progetti molto ambiziosi, in particolare sull’idrogeno verde. L’incontro si è tenuto all’Auditorium del Parco ed ha visto alternarsi tavoli tecnici di confronto con i massimi esperti di tutela dell’ambiente, coordinati dal direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio. Parte della conferenza ambientale è dedicata alle tematiche relative alla tutela dell’acquifero del Gran Sasso e delle due infrastrutture interconnesse, traforo e laboratori.
“La nostra – ha aggiunto Imprudente – è una regione in cui la sostenibilità economica, sociale e ambientale è già di per sé culturalmente affermata. Stiamo cercando di dare contenuto e qualità attraverso i nuovi finanziamenti comunitari e il PNRR, per fare il salto di qualità e trasformare il valore dell’ambiente in opportunità di crescita e di sviluppo ed offrire ai nostri territori quanto si aspettano, anche nelle aree marginali. La vera sfida sarà quella di trasmettere il valore della nostra regione fuori dai nostri confini”.