giovedì , 21 Novembre 2024
Daniele D'Amario

Attività produttive: D’Amario, fondi per ricettività, ristorazione e start up

Pescara – “Dopo tante polemiche e articoli a nove colonne artatamente messi in campo da alcune associazioni di categoria, è il momento di dire la verità a seguito dell’approvazione della delibera che mette a disposizione 10 milioni di euro per il credito alle imprese del settore della ricettività e della ristorazione”.

Esordisce così l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario. “Si è concluso un percorso amministrativo chiaro, pur nella sua complessità, sin dall’approvazione in aula della legge istitutiva. Le associazioni che hanno prodotto polemiche sterili e strumentali sono le stesse audite in aula o coinvolte in sede di redazione della norma e conoscevano benissimo i tempi di esecuzione necessari”.

“Le somme che permettono l’attuazione del provvedimento provengono da uno strumento finanziario fallimentare denominato ABRUZZO CREA, che vedeva come soggetto attuatore ARTIGIANCASSA partecipata dalle medesime associazioni di categoria, le quali hanno acquistato pagine di giornali al solo scopo di buttare ombra sull’operato della Giunta Marsilio. Tale strumento messo in campo dalla precedente giunta nel 2017, non ha riscosso nessun tipo d’interesse nel tessuto produttivo regionale e ha generato un lungo contenzioso con la stessa ARTIGIANCASSA che, solo a fine gennaio 2022, grazie alla nostra caparbietà ed al lavoro quotidiano, ha finalmente restituito alla FIRA, e quindi alla Regione Abruzzo, le risorse rimaste immobilizzate impedendo la possibilità di utilizzarle fino ad oggi. In pochi giorni abbiamo prontamente riprogrammato tali risorse a favore delle imprese abruzzesi, con uno strumento sicuramente più agile ed efficace a favore del settore ricettivo e della ristorazione, i settori più penalizzati dal Covid”.

“Allo stesso tempo – conclude D’Amario – provenienti dalle stesse risorse, la Giunta ha anche autorizzato lo scorrimento della graduatoria della misura 3.5.1 per circa 3 milioni di euro per finanziare le nuove imprese innovative, meglio conosciute come START UP”.

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