Con una interrogazione il senatore Luciano D’Alfonso ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture provvedimenti urgenti per la messa in sicurezza e il ripristino dei collegamenti in Val di Sangro e in tutto il territorio nazionale.
Roma – Con una interrogazione a risposta in Commissione, il senatore Luciano D’Alfonso ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, “quali provvedimenti, a causa della caduta del ponte Guastacconcio, intenda attuare per superare la situazione di estrema gravità per il territorio del Comune di Paglieta e per il distretto industriale della Val di Sangro, e favorire il ripristino del collegamento viario per il transito di merci e persone”. Visto il carattere di straordinarietà – considera il senatore D’Alfonso – è soprattutto la nomina di un Commissario che proceda in via di estrema urgenza a rendersi necessaria con tutto il corollario dei suoi poteri extra ordinem.
La chiusura del Ponte Guastacconcio, avvenuta lo scorso 14 dicembre per le gravi lesioni riscontrate, e il crollo successivo del 13 febbraio, “ sta creando – prosegue il senatore D’Alfonso – enormi disagi alla comunità costretta ad effettuare percorsi più lunghi e scomodi, oltreché danni per tutta l’economia di un distretto industriale che risulta essere il più importante di tutto il Centro-Sud”.
Il Ponte Guastacconcio rappresentava, infatti, uno dei tre punti di collegamento dell’intera area industriale della Val di Sangro dove trovano occupazione circa 25mila lavoratori e numerose attività collegate all’indotto.
Ma la richiesta del senatore D’Alfonso al Ministro Giovannini non si ferma a Paglieta, e alla Val di Sangro, e si estende alle infrastrutture viarie di tutto il Paese: “Chiedo di sapere quali iniziative il Ministro intenda assumere, o abbia già assunto, per assicurare interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti alla luce degli effetti che i cambiamenti climatici hanno su di esse”. Inoltre, aspetto cruciale nel medio e lungo periodo: “Chiedo si sapere se il Ministro sia intenzionato ad avviare un’istruttoria finalizzata all’emanazione di norme che favoriscano nel nostro territorio nazionale la formazione di una nuova ‘cultura della manutenzione’ ”.