Pescara – “Come ormai ci ha abituato, puntualmente il PD crea confusione per nascondere i propri errori e accusare di inefficienza l’attuale governo regionale sui temi della sanità. La storia è però un’altra ed è raccontata dalle carte e dai documenti approvati”.
Esordisce così l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che interviene sui fronti aperti dal centrosinistra per quanto riguarda la nuova rete ospedaliera abruzzese e il piano per l’edilizia sanitaria.
“Intanto preciso che la riunione di ieri del tavolo Dm70 è stata interlocutoria – puntualizza la Verì – e sono state avanzate delle osservazioni che verranno recepite nel nostro documento non appena verranno formalizzate. Vale la pena ricordare che la rete ospedaliera approvata nel 2016 dal centrosinistra con un decreto commissariale (e senza passare alla valutazione del tavolo), non fu mai assentita dal tavolo di monitoraggio, perché modificata più volte con atti di giunta che la resero incoerente. Di qui la continua richiesta da parte dello stesso tavolo di una revisione, che l’attuale governo regionale sta portando avanti fin dall’inizio del mandato, integrandola con misure necessarie a ripristinare un’omogenea offerta sanitaria su tutto il territorio, restituendo dignità ai diversi presidi, anche a quelli più piccoli, che hanno svolto un ruolo insostituibile nella gestione dell’emergenza pandemica. E’ questo il nostro obiettivo, che porteremo avanti con forza e determinazione”.
Il secondo aspetto riguarda il piano per l’edilizia sanitaria, che prevede la realizzazione dei nuovi ospedali ad Avezzano, Lanciano e Vasto.
“Anche in questo caso il PD richiama una delibera di giunta del 2018 – continua l’assessore – a sua volta mai assentita dai ministeri affiancanti. In quell’atto, senza dunque alcuna efficacia, veniva proposto un accordo di programma basato esclusivamente su una formula di partenariato pubblico-privato che non sarebbe stata sostenibile per le casse delle Asl. Questa è la realtà dei fatti, per cui accusare questo governo regionale di aver perso anni e opportunità è un’accusa semplicemente priva di qualsiasi fondamento. Al contrario, siamo stati noi ad assumerci la responsabilità di fare scelte precise e non sempre semplici, sulla base di una scala di priorità che vede al centro il paziente e il suo diritto ad avere un’assistenza sanitaria adeguata ovunque si trovi”.
Ospedale Sulmona, l’assessore alla Salute “nessuna sottrazione di fondi”
“Non c’è stata alcuna sottrazione di fondi destinati all’ospedale di Sulmona, semplicemente perché l’accordo di programma proposto al Ministero dalla precedente giunta regionale nel 2018, non è mai assentito in sede ministeriale e quindi quella programmazione non ha alcun valore”.
Lo precisa l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
“I 30 milioni di euro che figuravano nella delibera del mio predecessore per il nosocomio peligno – puntualizza l’assessore – erano di fatto solo sulla carta e sarebbero serviti (per 20 milioni) a riscattare il project financing in corso per il nuovo ospedale. Le risorse rimanenti (circa 10 milioni) erano destinate invece al ripristino e alla messa in sicurezza del vecchio stabile, attualmente adibito ad attività che non prevedono il ricovero dei pazienti. Attualmente il canone di leasing del presidio viene finanziato dalla Asl con fondi propri, come avviene da qualche anno a questa parte. Per quanto riguarda invece gli interventi residuali, si precisa che saranno finanziati con parte della quota Pnrr. E’ chiaro che l’interesse dell’amministrazione pubblica non è quello di approvare atti che attribuiscono ipotetici vantaggi a territori, frammentando l’offerta del finanziamento pubblico e rendendolo quindi inutile: per troppi anni questa Regione ha visto delibere e dichiarazioni in tal senso. Noi abbiamo invertito questa tendenza, assumendoci la responsabilità di fare scelte precise, in base a priorità non dettate dalla propaganda, ma dalla reale urgenza di intervento su strutture obsolete e non più adeguate alla presa in carico dei pazienti”.