giovedì , 21 Novembre 2024

Assegno unico universale per i figli minori: da marzo 2022 importanti novità in busta paga

La CGIL “interesserà 163mila famiglie abruzzesi e molisane”

Pescara – Con la legge di bilancio 2022 è stato definitivamente istituito l’assegno unico per i figli minori che, con la mensilità di marzo, entrerà in vigore anche per i lavoratori dipendenti.  La misura, introdotta lo scorso luglio in via transitoria per autonomi e disoccupati, con l’estensione anche alle famiglie di lavoratrici e lavoratori dipendenti, diventa adesso definitiva.  Una novità non di poco conto per tante famiglie abruzzesi e molisane: in Abruzzo si stima saranno 34mila a Pescara, 39mila a Chieti, 30mila a L’Aquila e 32mila Teramo ed in Molise 20mila a Campobasso e 8mila ad Isernia. 

Da marzo, infatti, l’assegno unico andrà a sostituire detrazioni ed assegni familiari che non verranno più erogati in busta paga mensilmente. Così come non saranno più percepiti singolarmente l’assegno per i nuclei familiari con almeno 3 figli minori, il premio alla nascita ed il bonus bebè. Spiegano Il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri insieme al Coordinatore Regionale Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D’Ignazio.

Sarà l’INPS a liquidare direttamente tramite bonifico, gli importi dovuti a ciascun nucleo familiare. 

Per ogni figlio minore saranno riconosciuti da 50 a 175 euro mensili, con maggiorazioni in caso disabilità, famiglie con più di due figli, madri con meno di 21 anni o genitori entrambi lavoratori dipendenti. Verranno inoltre riconosciuti degli importi, seppure in misura ridotta, per i figli da 19 a 21 anni. 

Per stabilire l’importo a cui si avrà diritto, prima di inviare la domanda di Assegno Unico, sarà necessario compilare la dichiarazione ISEE con i redditi relativi all’anno 2020. Sia per la compilazione dell’ISEE che per la domanda di Assegno Unico, la CGIL Abruzzo Molise metterà a disposizione gli uffici del CAF e del Patronato INCA. 

La domanda andrà inviata entro il 28 febbraio. Qualora non si facesse in tempo, si può recuperare fino al 30 giugno, data ultima entro la quale l’INPS riconoscerà anche gli importi arretrati a partire da marzo. 

Se invece si decidesse di non presentare l’ISEE, si potrà comunque richiedere l’assegno: l’INPS, in quel caso, riconoscerà l’importo mensile più basso pari a 50 € per figlio. 

Sebbene debbano ancora essere sciolti alcuni nodi legati all’interpretazione della normativa ed ai tempi dei pagamenti (questioni che l’INPS ed il Ministero hanno garantito chiariranno a breve con specifiche circolari), è comunque utile attivarsi da subito per l’ISEE e la domanda di Assegno Unico: il poco tempo disponibile e l’elevato numero di domande previste, infatti, rischiano di generare disguidi nei prossimi mesi. 

La nuova misura dell’Assegno Unico, che unificherà misure diverse e a volte confusionarie che si sono sommate nel tempo, potrà rappresentare un importante momento di semplificazione. È assolutamente necessario però che l’INPS, anche nei territori abruzzesi e molisani, garantisca celerità nei pagamenti e linearità nelle risposte, superando le difficoltà che, durante la pandemia, troppo spesso si sono vissute con i bonus e le indennità di cassa integrazione. 

«La CGIL sarà da subito in campo per assistere lavoratrici e lavoratori anche su questa misura, e per garantire il rispetto dei loro diritti.» assicurano il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri e il Coordinatore Regionale Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D’Ignazio.

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