I Dem: “L’oblio per le biblioteche rischia di far saltare anche il progetto del bando per le periferie tra Comune e Biblioteca Di Giampaolo”
Pescara – Il gruppo PD in Regione rappresentato da Antonio Blasioli e Silvio Paolucci insieme al Consigliere comunale Mirko Frattarelli oggi in una conferenza stampa sono tornati a porre attenzione sull’abbandono delle biblioteche regionali.
Dopo la conferenza stampa del 7 agosto e l’emendamento che ha permesso di sanificare e quindi riaprire le biblioteche regionali rimaste chiuse, i consiglieri democratici denunciano il rischio che si perdano i fondi ottenuti dall’amministrazione comunale di centrosinistra con il Bando Periferie.
Le amministrazioni regionali e comunali di centrosinistra riferiscono i Dem, avevano lavorato per inserire nel Bando Periferie un progetto centrale nel quartiere di Villa del Fuoco, dove la biblioteca regionale Di Giampaolo è situata da qualche anno e svolge un ruolo importante per i tanti giovani e le famiglie che vivono un quartiere periferico e complesso.
Il progetto “La biblioteca è di tutti” venne approvato nel 2016 dal Comune di Pescara e ammesso a finanziamento con gli altri progetti di natura sociale e infrastrutturale nel 2018.
Il totale del progetto è di €. 102.000,00; dal Governo sono già arrivati €. 81.780,00 a cui la Regione avrebbe dovuto aggiungere €. 3.000 l’anno, dal quarto fino al decimo anno (in totale €. 21.000).
«Una somma irrisoria –commentano i consiglieri di opposizione– che non può costituire il problema, considerato che verrebbe versata dal quarto anno e che non è l’ostacolo a far partire questo progetto.
Passi la sospensione dei fondi per le periferie nel 2018 e il Covid successivo, prendiamo atto che gli altri progetti culturali sono partiti. Oggi dobbiamo registrare, infatti, che tra i quattro progetti culturali di cui al Bando Periferie, l’unico che non è ancora partito è proprio quello della biblioteca regionale Di Giampaolo. Nonostante la convenzione sottoscritta nel 2020, si rischia di perdere i fondi.»
Nel 2020, a seguito della pandemia, il Comune ha richiesto anche una rimodulazione, ma ad oggi la Regione non ha ottemperato e il progetto non è partito, con il rischio concreto che i fondi vadano persi.
«Vane sono state anche le richieste che dal Comune sono state inviate alla Regione Abruzzo, –hanno spiegato i consiglieri PD– ma di questo carteggio ha già fatto richiesta di copia il Consigliere Mirko Frattarelli, e che tra qualche giorno sarà in grado di spiegarci per tabulas le ragioni di questo ritardo, se ce ne sono.
La Regione Abruzzo, che è il soggetto attuatore del progetto, è inadempiente. La convenzione prevedeva che la Regione avrebbe dovuto iniziare il progetto entro 90 giorni dalla firma della convenzione, sottoscritta nel 2020, ma è trascorso più di un anno e, mentre gli altri tre progetti sono alla seconda rendicontazione, questo non è ancora partito.»
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