I capitolini si impongono 8-3, per meriti propri e per regali dei loro avversari. Daniele di Vittorio: «Oggi molto male, troppi errori individuali nella nostra fase di possesso. Ci sta in una squadra giovane, ora dobbiamo subito voltare pagina»
Ortona. Brutto rovescio casalingo per la Tombesi, battuta nettamente a domicilio dalla Lazio. Nonostante un buon inizio, i gialloverdi hanno da subito pagato una serata piena di errori individuali, soprattutto in disimpegno e nella gestione del possesso palla. Sotto 0-2 grazie alla doppietta di Tiziano Chilelli (un gol su punizione e l’altro a porta vuota, a punire un passaggio errato), la Tombesi ha subito raddrizzato la partita, con le reti di Bordignon (il migliore dei gialloverdi) e di Villaverde. Una Lazio sempre attenta in fase difensiva e molto aggressiva nel pressing è stata poi molto cinica a punire ogni errore dei padroni di casa: da passaggi sbagliati, anticipi e palloni intercettati sono nati i gol di Nikao, Jedson e Biscossi (che pochi secondi prima aveva anche fallito un tiro libero). Andata a riposo sotto 2-5, la Tombesi è andata definitivamente KO con il gol del 2-6 di Gedson, trasformando gli ultimi 18 minuti di partita in poco più di un’amichevole. Le ottime parate di Tarenzi hanno impedito ai gialloverdi di andare oltre il terzo gol, ancora a firma di Bordignon, mentre i laziali hanno trovato altre due volte la rete con un autogol di Bonato e la rete dello stesso portiere, Tarenzi. Con il 3-8 finale, la Tombesi rimane a quota 4 punti in classifica, in attesa della difficile trasferta di sabato prossimo contro l’Active Network.
«Nelle ultime due partite, contro Ecocity e Pescara, avevamo incassato solo 3 gol in tutto, facendo buone prestazioni e senza errori individuali – queste le parole a fine gara di Daniele Di Vittorio –. Oggi invece siamo andati molto male, abbiamo commesso davvero troppi errori, specialmente quando eravamo noi in possesso palla. E specialmente su questo nostro campo, non possiamo permetterceli. Il merito va ovviamente anche alla Lazio, che ci ha sempre pressato forte ed è stata molto cinica nel capitalizzare le occasioni. Noi peraltro non eravamo partiti male, e anzi nel primo tempo, al netto degli errori commessi, avevamo anche giocato discretamente. Nel secondo però non siamo riusciti a reagire dopo il loro sesto gol, e di fatto abbiamo smesso di giocare, cosa che non dovrebbe mai accadere. Ci può stare, con una squadra giovane come la nostra che inevitabilmente vive di alti e bassi. Ora l’importante è capire bene i nostri errori e ripartire con nuove energie in vista della difficile partita di sabato a Viterbo».