“Sono tre anni che la Comunità socio riabilitativa familiare per disabili intellettivi’ del Rotilio Center di Pettino opera in una struttura senza autorizzazione all’esercizio. Un fatto grave emerso questa mattina nel corso della Commissione Vigilanza che, sotto mia sollecitazione, ha analizzato il caso. Per ora comunque il trasferimento previsto a Navelli sembra scongiurato, ma sono ancora molti i nodi da sciogliere soprattutto per quanto riguarda la struttura che ospita la Casa Famiglia”.
Lo afferma il Consigliere regionale Giorgio Fedele al margine della Commissione preposta in cui sono stati auditi sulla questione il direttore della Asl1 Ferdinando Romano, l’Assessore con delega alla Sanità Nicoletta Verì e i rappresentanti delle associazioni che formano il tavolo di coordinamento per la disabilità, Associazione 24 e Tribunale diritti del Malato.
“L’autorizzazione all’esercizio – spiega ancora Fedele – è un atto che il Comune deve rilasciare alla Asl per certificare che la struttura abbia requisiti validi che garantiscano sia il lavoro degli operatori che la qualità del soggiorno dei pazienti. Quella emersa questa mattina è una grave mancanza, trattandosi di enti come Asl e Comune, per cui ho dimostrato tutto il mio disappunto nel corso delle audizioni. Le strutture come le case famiglia rappresentano una grande risorsa per l’Abruzzo poiché consentono di svolgere attività mirate alla socialità, al raggiungimento di una più elevata autonomia nonché la possibilità di vivere una vita piena, per tanti disabili psichici o motori, mantenendo comunque una componente di assistenza medica da parte del sistema sanitario pubblico. Inoltre, quando queste funzionano bene, riducono anche i costi per le Asl visto che un ricovero in altre strutture, lì dove non necessario, ha costi superiori rispetto all’assistenza in Casa famiglia oltre a non produrre alcun beneficio per le persone affette da fragilità. Un tema su cui quindi c’è bisogno di un attento controllo e continuo sollecito che, come rappresentante dell’opposizione, non mancherò di portare a compimento. Ora – incalza Fedele – anche alla luce del caso specifico che abbiamo analizzato questa mattina è chiaro che interventi normativi e operativi non siano più procrastinabili. Anche se, come ha riferito Romano, il trasferimento dei pazienti del Rotilio center a Navelli sembra finalmente scongiurato, questa buona notizia non deve farci sorvolare sulle gravi carenze che la struttura presenta e che questa mattina ho ribadito in commissione. Gli attuali spazi non sono assolutamente adeguati al tipo di attività che dovrebbero ospitare né sul piano della residenzialità, né su quello della necessaria privacy e tantomeno sul piano delle attività di riabilitazione e di stimolo in favore degli ospiti. Senza poi contare l’inadeguatezza dei servizi igienici per le necessità degli ospiti in struttura. È bene sottolinearlo, poiché la Asl è costretta a sostenere anche le spese per il canone di affitto essendo questa una struttura privata. Per questo ho chiesto al direttore Romano di individuare un’alternativa in città che sia in grado di soddisfare tutte le necessità degli ospiti e che sia soprattutto una soluzione definitiva. Mi aspetto interventi in breve tempo e risolutivi, vista anche la posizione propositiva di tutte le parti audite questa mattina. Dal canto mio continuerò a monitorare la questione delle Case Famiglia in Provincia dell’Aquila e del Rotilio Center, per il quale mi auguro buone nuove già a breve scadenza” conclude.