giovedì , 21 Novembre 2024

CRISI IDRICA: PETTINARI “BASTA RIMPALLI DI RESPONSABILITÀ, SI AGISCA PER IL RIFACIMENTO DELLE RETI IDRICHE”

Pescara – “La storia che leggiamo oggi sulla stampa, raccontata da una cittadina residente in via Roma, è inaccettabile. Una testimonianza che mette in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, la quotidianità a cui tanti pescaresi sono costretti ormai da troppi mesi. Non ci sono più giustificazioni e tempi: bisogna agire subito per offrire l’accesso all’acqua potabile e tamponare le situazioni critiche. Nel mentre l’Aca deve risolvere le problematiche legate all’erogazione del servizio. Ma serve che i Sindaci vadano a sbattere i pugni sui tavoli: Ersi e Aca sono aziende pubbliche al 100%, e di quest’ultima proprio i sindaci sono i principali azionisti, nominano i CDA e approvano i bilanci. È chiaro quindi che oltre al danno è inaccettabile la beffa del rimpallo di responsabilità che qualche Primo cittadino sta perpetuando ormai da mesi”.

 Lo afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che prosegue: “In Regione, poi, sono anni che chiediamo un rifacimento della struttura delle reti idriche abruzzesi, che rimangono un vero e proprio colabrodo con perdite che arrivano fino al 70%, dalla sorgente fino agli impianti domestici. Ho riportato il caso in Consiglio e mi aspettavo risposte chiare e un programma di azioni concrete sulla mappatura delle reti da parte di Ersi (Ente regionale servizio idrico) e sulle azioni volte a migliorare la rete idrica d’Abruzzo. Ma niente, anche questa volta l’Assessore non risponde e, in mancanza di una spiegazione tecnica, bofonchia parole di circostanza per giustificare l’ingiustificabile. Tutto questo è inaccettabile. Su servizio idrico integrato è stata confezionata una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista da Regione Abruzzo e Comuni, confermando come questi siano distanti anni luce dalle esigenze dei cittadini. È indispensabile che agli interventi a lungo tempo sulla rete si agisca con immediatezza almeno per garantire l’accesso all’acqua alla cittadinanza. Storie come quelle che abbiamo letto oggi non sono tollerabili in una città come Pescara che vuole vendere l’immagine di città del futuro ma non riesce neanche a garantire i servizi indispensabili come l’acqua”. Conclude. 

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