Ortona – Ieri, domenica 26 settembre, i volontari del WWF Zona frentana e Costa teatina, insieme a semplici cittadini che collaborano da anni con l’Associazione, hanno effettuato una giornata di volontariato per ripristinare le delimitazioni della duna oggetto di atti di vandalismo. I volontari hanno anche provveduto a ripulire la spiaggia raccogliendo decine di sacchi di rifiuti. Nei mesi scorsi, il Comune di Ortona tenendo fede all’accordo siglato con il WWF e Legambiente a seguito del ricorso al TAR presentato lo scorso anno dalle due associazioni contro il bando sulle concessioni demaniali, aveva provveduto a far realizzare, nei pressi dell’area della Postilli – Riccio, i primi lavori di delimitazione della duna con paletti e cordino.
La delimitazione, realizzata anche a seguito delle indicazioni del Life Calliope, ha lo scopo di proteggere l’ecosistema dunale dal calpestio, dalla frequentazione dei bagnanti, dalla presenza di cani, dall’accesso indiscriminato alla spiaggia attraversando le dune senza passaggi stabiliti ed evidenti.
Il Comune di Ortona per evitare il protrarsi di questa situazione ha giustamente provveduto a delimitare le dune e a individuare i varchi per accedere alla battigia in modo meno impattante.
Purtroppo, dopo non molto tempo dall’apposizione dei paletti e del cordino da parte della ditta incaricata, si è dovuto constatare un danneggiamento della corda tagliata in più punti e dei cartelli informativi apposti lungo la delimitazione.
“Abbiamo organizzato la giornata di volontariato – dichiara Ines Palena, Presidente del WWF Zona frentana e Costa teatina – per sostituire la corda dove era stata danneggiata: un’azione simbolica per dare un segnale a chi ha pensato di vandalizzare la delimitazione della duna realizzata con tanta fatica e dopo lunghe trattative dal Comune di Ortona su proposta di WWF Abruzzo e Legambiente. Non bisogna farsi intimidire da quelli che sono episodi isolati, ma continuare a lavorare per il raggiungimento dell’obiettivo comune di conciliare la tutela dell’ecosistema dunale con quello di una fruizione attenta e consapevole della spiaggia”.
Ieri Ortona è stata anche una delle tappe dell’iniziativa “Cammina per il Parco” promossa da 9 anni da WWF, ARCI e Istituto Abruzzese per le Aree Protette: attraverso un trekking itinerante lungo la costa, le tre organizzazioni vogliono ricordare la necessità dell’istituzione del Parco Nazionale della Costa teatina, creato sulla carta, ma che tuttora aspetta di essere realizzato sul territorio. Il Parco, infatti, sarebbe lo strumento di programmazione necessario per la tutela e la valorizzazione di questo tratto di costa abruzzese.
Approfondimento sistema dunale
Il sistema dunale è tra gli ambienti più soggetti a impatti e a pressioni, nonostante abbia una funzione fondamentale per la riduzione del rischio di erosione della spiaggia e per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Trovandosi in uno degli ambienti più frequentati dal turismo antropico la sua vulnerabilità ovviamente aumenta e la sfida della gestione consiste proprio nel conciliare la protezione ambientale con una fruizione attenta al rispetto della natura. Le dune hanno un indiscutibile valore paesaggistico, che le rende interessanti anche per una proposta turistica differenziata rispetto a quella presente in altre aree, ma sono soprattutto strutture in grado di svolgere una funzione di protezione dalle mareggiate costituendo di fatto una barriera naturale al trasporto delle sabbie verso l’interno e andando così a mantenere le spiagge opponendosi al processo di erosione e di degrado.
La delimitazione è un modo per interdire il passaggio indiscriminato sulle dune e permette alle piante di crescere con un minore fattore di stress, ricolonizzando nuove aree e lasciando gli animali liberi di concludere in modo indisturbato il proprio ciclo vitale.
L’area Postilli-Riccio nel Comune di Ortona è fondamentale per il Fratino che sceglie proprio la base delle dune per la nidificazione e che, come attestano i dati del Progetto Salvafratino, promosso dall’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e dal WWF Abruzzo, qui si trova una delle aree più importanti della specie di tutta la costa regionale. La delimitazione insieme ai cartelli informativi apposti dal Progetto Savafratino sarà utile nella prossima stagione riproduttiva del Fratino per evitare il calpestio in un’area e in un periodo molto delicati per la specie.