giovedì , 21 Novembre 2024

Ex Fea, Maragno si dissocia: “abbattimenti non previsti”

Montesilvano – Nell’ottobre scorso furono tagliati i pini nell’area ex FEA, una scelta voluta dall’Amministrazione De Martinis che venne ampiamente criticata da ambientalisti e opposizioni, su quella scelta Francesco Maragno, consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Montesilvano e primo cittadino dal 2014 al 2019 desidera oggi fare chiarezza.
«L’attuale amministrazione ha modificato il progetto che prevedeva l’apertura di un mercato rionale all’ex Fea. Io non voglio che il mio nome venga associato a questa iniziativa.» Maragno spiega che in via Boccaccio verrà sì realizzato un parcheggio con giochi per bambini e una zona di sgambettamento per i cani, ma con un cambiamento sostanziale rispetto al progetto redatto durante il suo mandato. 

«Lì avevo previsto la realizzazione di una zona espositiva importante, caratteristica e di sicuro richiamo per la clientela», puntualizza Maragno, «sia per riqualificare quella zona abbandonata e sia perché la struttura che pensavo di far costruire sarebbe stata permanente, con aperture dal lunedì al sabato e dal mattino alla sera. In questo modo i cittadini avrebbero avuto un grande vantaggio: soprattutto quelli che lavorano e non possono usufruire dei mercati rionali. Inoltre, si sarebbero potute finalmente spostare le bancarelle da viale Europa, che creano tantissimi disagi.»

Uno stralcio del progetto come previsto dalla Giunta Maragno

UN MERCATO E NON ERANO PREVISTI ABBATTIMENTI

L’ex Primo cittadino spiega che che alcune delle strutture come il parcheggio e il parco giochi erano già previste ma il cuore pulsante di quello spazio rinnovato sarebbe stato il mercato «utile anche per rilanciare il commercio in tutta la zona orbitante sulla Nazionale che sta vivendo un momento molto difficile e complicato. La certezza –aggiunge l’ex sindaco Maragno– è che quell’area, per la quale sono stati spesi 550mila euro, fra qualche settimana tornerà ad essere un’area degradata. Infine, ma non certo per ultimo, nel mio progetto non era previsto l’abbattimento dell’area verde, dove c’erano 144 alberi, di cui dieci di alto fusto, ma anzi quella piccola oasi naturale in mezzo alla città sarebbe stata salvaguardata e protetta». Conclude Francesco Maragno,

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