Decima edizione per lo storico festival, tra workshop e live con i protagonisti della musica italiana e internazionale
Atri – Dieci anni di musica, emozioni, scoperte. Compleanno importante per l’Atri Music Camp che festeggia la doppia cifra. Un festival che si è imposto a livello nazionale, una formula, ad oggi, ancora innovativa fatta di musica, marketing territoriale e didattica. I bilanci parlano di un evento nato quasi per caso e che ha portato ad Atri musicisti unici provenienti da tre continenti, 60 concerti, 250 ore di workshop, più di 100 musicisti ospiti e circa 400 studenti.
L’edizione numero dieci si terrà dal 28 al 31 luglio, come sempre sfruttando al meglio i luoghi più suggestivi del centro abruzzese e con i grandi nomi della musica italiana e internazionale.
La formula, ormai rodata, è la stessa: workshop per gli studenti nella mattinata e nel pomeriggio, live di sera.
Le lezioni sono tenute dai docenti guests Silvia Bolognesi, Greg Burk, Giampiero Locatelli, Andrea Grillini e Stefano Dallaporta, coadiuvati dai docenti resident Claudia Pantalone, Michelangelo Brandimarte e Claudio Bollini. Le iscrizioni sono aperte a tutti gli strumentisti e ai cantanti. Per questa edizione il focus è sulla musica d’insieme.
I concerti serali sono tutti ad ingresso gratuito; Atri Music Camp vuole essere un centro di produzione culturale che rende la buona musica fruibile a tutti: appassionati, famiglie e soprattutto a chi appassionato non è ma è pronto a mettersi in gioco attraverso la scoperta di nuove passioni.
Con un periodo molto particolare alle spalle, si è deciso di porre l’accento sulla parola insieme. Non ci saranno corsi di strumento, ma corsi dove i ragazzi suoneranno, appunto, insieme. I corsisti saranno divisi in gruppi e suoneranno in formazioni che prepareranno dei brani per il classico concerto finale.
I live si apriranno mercoledì 28 luglio con la Jam Session di benvenuto (ore 21.30 belvedere comunale).
Nella seconda serata di giovedì 29 luglio (ore 21.30 chiostro del Palazzo Ducale), la contrabbassista Silvia Bolognesi con i suoi Young Shouts (Emanuele Marsico, tromba; Attilio Sepe, sax alto; Sergio Bolognesi, batteria) condurrà gli ascoltatori in un affascinante viaggio attraverso le folk songs afroamericane.
Venerdì 30 luglio (ore 21.30 Teatro Comunale), spazio al piano solo. Da Detroit, Greg Buck con il suo “as a river”, racconterà il Michigan in una chiave intima e introspettiva.
Nella serata finale di sabato 31 luglio (ore 21.30 Palazzo Ducale) spazio ai Ground 71 (Giampiero Locatelli, pianoforte; Andrea Grillini, batteria; Stefano Dallaporta, contrabbasso). Immersi in un’atmosfera sognante e crepuscolare, il trio regalerà sensazioni di “galleggiamento” nello spazio e nel tempo. La musica che prende costantemente nuove strade in una continua rinascita.
A seguire, la chiusura dell’Atri Music Camp sarà affidata, come da tradizione, al concerto finale di tutti i corsisti.
Il festival è patrocinato e co-finanziato dal Comune di Atri e sovvenzionato dalla Fondazione Tercas.
L’organizzazione è a cura dell’associazione Nemo Projects (direttivo composto dai musicisti Michelangelo Brandimarte, Claudio Bollini e Claudia Pantalone) che si impegna nel proporre un cartellone sempre di ricerca, mai scontato e di facile impatto, per portare sul territorio artisti che possono essere da stimolo per i nuovi musicisti e che rappresentano al meglio la cultura musicale contemporanea.