Docenti universitari ed esperti esaminano ogni aspetto del gasdotto appenninico e della centrale Snam di Sulmona.
L’iniziativa “firmata” da un gran numero di associazioni
Pescara – Un convegno scientifico in piena regola, in una location di assoluto prestigio (Aula rossa Facoltà di Architettura dell’Università “d’Annunzio”, in viale Pindaro 42 a Pescara) e con relatori di grande livello: è questa la proposta che un nutrito gruppo di associazioni offre a chiunque voglia ascoltare venerdì 9 luglio prossimo, alle 15.
Tema del convegno: “Il metano nell’epoca della decarbonizzazione.
Il caso del mega gasdotto appenninico e della centrale Snam di Sulmona”. Un argomento che sarà affrontato da diversi punti di vista con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto della questione.
Si comincerà con i saluti istituzionali affidati al prof. Lorenzo Pignatti, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Chieti-Pescara. Quindi il giornalista Luciano Di Tizio, cui spetta il ruolo del moderatore, darà la parola a Stefano Civitarese, professore di Diritto Pubblico dell’ateneo teatino-pescarese per una serie di osservazioni introduttive.
Ben otto le relazioni previste: Pietro Di Paolo, economista aziendale, riferirà su: “La insostenibilità del progetto Snam sotto l’aspetto energetico ed economico”. Melania D’Angelosante, professoressa di Diritto Amministrativo dell’Università di Chieti-Pescara, dirà invece delle “Caratteristiche e opacità del procedimento autorizzatorio”. Il geologo Francesco Aucone scenderà nei dettagli con una relazione su “La sottovalutazione del rischio sismico legato al mega gasdotto Linea Adriatica e l’esempio emblematico della centrale Snam di Sulmona”. Toccherà invece a Paolo Ciucci, professore di Zoologia all’Università La Sapienza di Roma, centrare l’attenzione su una specie ad alto rischio di estinzione, simbolo dell’Abruzzo e delle dinamiche di conservazione a livello mondiale, con un intervento su: “Modelli integrati per la conservazione dell’orso bruno marsicano su scala paesaggistica”. Piero Rovigatti, professore di Urbanistica all’Università di Chieti-Pescara, parlerà invece sul tema: “Il monitoraggio critico dei progetti ad alto impatto paesaggistico e urbano territoriale come occasione di cittadinanza attiva”. Si darà quindi piena attenzione all’aria che tutti noi respiriamo con Piero Di Carlo, professore di Fisica-chimica dell’atmosfera e Climatologia della “d’Annunzio”. La sua relazione illustrerà la “Emissioni dirette ed indirette di gas clima-alteranti da infrastrutture metanifere: compatibilità con Green New Deal e PNRR”. Uno sguardo al passato, invece, con Rosanna Tuteri, archeologa della Soprintendenza ABAP Chieti-Pescara: “Risorse archeologiche di cultura millenaria: il futuro anteriore comincia da Case Pente”. L’ultima relazione la terrà infine il naturalista e botanico Aurelio Manzi trattando “L’impatto sul paesaggio vegetale e sulle comunità floristiche dell’Appennino”.
Alle relazioni seguirà un dibattito aperto agli interventi dei presenti mentre le osservazioni conclusive saranno affidate all’ambientalista Mario Marano Viola.
La partecipazione è libera, ovviamente nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Prevista anche la diretta streaming su Zoom:
https://zoom.us/meeting/register/tJMkcOmrqzwjHdWJM3N5br2voYNdUHlYq4BY
L’evento è organizzato dalle associazioni: Altura; CAI Abruzzo; Comitato Cittadini per l’Ambiente Sulmona; Comitato NoTubo – Abruzzo Marche Umbria; Dalla Parte dell’Orso; Greenpeace; Gruppo di Intervento Giuridico; Italia Nostra; LIPU; Mountain Wilderness; Pro-Natura; Rewilding Apennines; Salviamo l’Orso e WWF.