Abbateggio – Nella seconda edizione di “Una Boccata d’Arte”, un progetto che si pone come obiettivo il sostegno dell’arte contemporanea e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico italiano, portando il lavoro di 20 artisti in 20 Borghi, sarà Abbateggio, per l’Abruzzo, a ospitare l’intervento della giovane artista Agnese Spolverini, dal 26 giugno al 26 settembre 2021.
Sarà un intervento d’arte contemporanea site-specific, cioè pensato per essere inserito in questo preciso luogo.
Nel corso delle scorse settimane l’artista ha realizzato dei sopralluoghi nel borgo per definire i dettagli della sua opera, in compagnia dei rappresentanti del Comune e accolta nelle strutture turistico-ricettive del Paese.
Una Boccata d’Arte è un progetto di Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua, e con la partecipazione di Threes Productions, che consente all’artista la più ampia libertà creativa e l’utilizzo di qualsiasi media artistico all’interno di percorsi tematici che dialoghino in modo convincente con i borghi. I venti borghi selezionati ogni anno in base al numero di abitanti non superiore a 5.000, alla presenza di un tessuto culturale attivo e alla capacità artigianale, commerciale e ricettiva a carattere famigliare, diventano il teatro di venti interventi in situ d’arte contemporanea, realizzati da artisti emergenti e affermati, invitati da Fondazione Elpis e Galleria Continua.
PER L’ABRUZZO SCELTO IL BORGO DI ABBATEGGIO
Abbateggio è il borgo che ospiterà la mostra Per riconoscerti nel buio dell’artista Agnese Spolverini. L’inaugurazione si terrà sabato 26 giugno dalle ore 19:00 alle 22:00 in Piazza Madonna del Carmine, 65020 – Abbateggio (PE).
«La simpatia – etimologicamente sentire insieme – permetteva ai minatori di sopravvivere in miniera, il sentire di ognuno era allo stesso tempo il sentire collettivo. Per riconoscerti nel buio è un progetto diffuso che desidera creare vicinanza anziché lontananza, per trasformare anche il buio in un rifugio in cui poter accogliere l’altro». Agnese Spolverini per Una Boccata d’Arte 2021.
AGNESE SPOLVERINI AD ABBATEGGIO
In Per riconoscerti nel buioci sono tante storie; tutte interconnesse. C’è la storia di una miniera, ci sono le storie di tanti lavoratori e lavoratrici dimenticati, c’è la materia oscura, il bitume, che in questa occasione rianima le vie del centro di Abbateggio; ed infine c’è l’animo di un fantasma gentile, Vincenzo Di Paolo, che ci accompagna alla scoperta di un luogo sconosciuto e ostile, che, nonostante sembri una realtà di pochi, si lega a una storia collettiva, radicata nel passato ma che ci parla anche del nostro presente.
Percorrendo le via centrale del borgo, le colate di lattice, evocano le colate di bitume delle miniere e scandiscono il percorso da seguire. Scendendo verso il centro storico, all’incrocio tra Via del Carmine e Via Breda, un arco a tutto sesto si affaccia sul panorama, indirizzando lo sguardo verso il territorio che ospita le miniere. Nell’arco, il buio e la luce si incontrano, la citazione che corona l’arcata fa riferimento al sentimento di solidarietà che esisteva tra i lavoratori: è un invito, come recita la scritta, a riconoscere l’altro nel buio, proprio come per necessità si trovavano a fare i minatori.
La Ciammarichella, la strada che i minatori percorrevano di notte per risalire la montagna e tornare ad Abbateggio, era illuminata dalle lanterne che, come lucciole, illuminavano il bosco. Alla fine del tragitto un passaggio artificiale, a forma di tunnel, trasporta nella penombra, ma, come in una notte d’estate, ci si ritrova contornati da un cielo stellato.
Gabriele Di Pierdomenico – Sindaco di Abbateggio
Tutta la comunità di Abbateggio era in trepidante attesa per ammirare l’installazione dell’artista Agnese Spolverini, perché il suo progetto è molto speciale per il nostro paese.
Queste installazioni di arte contemporanea si ispirano all’amore e al ricordo del passato recente del borgo, dell’identità dei luoghi e delle origini che rinsaldano il legame affettivo con la propria terra e la propria comunità.
Sono certo che questa “boccata d’arte”sarà di ulteriore stimolo per le persone che si dedicano all’arricchimento culturale ed umano del nostro territorio.
Voglio ringraziare a nome personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutti gli Abbateggiani, Agnese Spolverini, per la sua straordinaria sensibilità, riflessione e visione artistica su questa pagina della nostra storia fatta di sacrifici e lavoro, su questo giacimento, minerario un tempo e turistico nel prossimo futuro, attraverso la messa in sicurezza e la valorizzazione dell’Imbocco Pilone, che lo renderà un sito di attrazione turistica, storica ed archeologica fra i più importanti d’Abruzzo.
Antonio Di Marco – già Sindaco di Abbateggio e Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”
Sono molto orgoglioso che Abbateggio sia stato selezionato per ospitare un’installazione in questo importante progetto nazionale realizzato da Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua, che promuove l’incontro tra arte e bellezza storico-artistica dei borghi più belli ed evocativi d’Italia. Nei sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi l’artista ha soggiornato nel nostro borgo per definire sul posto i dettagli del suo lavoro artistico per Abbateggio ed ha potuto così vivere i nostri luoghi, i nostri sapori e la nostra ospitalità!
Si vuole lanciare un messaggio positivo per il sostegno dell’arte contemporanea e la rivitalizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano di cui i nostri borghi sono preziosi custodi. Abbateggio c’è!
L’ARTISTA
Agnese Spolverini (Viterbo, 1994) opera su un continuo gioco di dislocamento rispetto agli oggetti del mondo con cui si relaziona. La sfera delle emozioni, con la sua complessità, confusione e fluidità, fa sempre da vettore di significati nelle sue installazioni. Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, nel 2020 partecipa a «Supercall» a Pietrasanta, e all’XI edizione del Combat Prize a Livorno, dove vince il premio Art Tracker. |
IL BORGO
Abbateggio è un borgo di 392 abitanti nella provincia di Pescara, da cui dista 40km, in Abruzzo. Sorge ai piedi della Montagna Madre, caratteristici i Tholos, case di pietra a secco utilizzate in passato come ricovero di pastori e greggi. Insieme all’ulivo, il farro ha rappresentato in passato il sostentamento degli abitanti che, da circa vent’anni, hanno dedicato a questo antico cereale una festa che ogni anno richiama una moltitudine di turisti. Forte è nel paese la sensibilità verso l’arte, essendo stata per svariati anni scenario privilegiato di concorsi di pittura estemporanea, ed essendo tuttora palcoscenico del Premio letterario «Parco Majella». |