Pescara – In un post sul social blu il 16 maggio Giovanni Damiani, ex direttore dell’ARTA Abruzzo e dell’ANPA, presentava un convegno-seminario scientifico internazionale nella sessione “Methos and tools in historical ecology” sul tema della Pineta di Pescara organizzato dall’L’INRAE Istituto nazionale sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura della Francia. “L’Amministrazione comunale, titolare della Riserva Naturale Pineta Dannunziana, faccia ogni cosa in suo potere per la salvaguardia e migliore gestione di questo lembo verde adriatico, straordinario e fragile bene comune. Quale città può vantare un’area protetta del genere al suo interno? Mettiamo la Riserva in cima alle priorità e alle nostre attenzioni, sindaco Carlo Masci.” Esortava nel post Damiani taggando il primo cittadino.
A quella sollecitazione sempre sul social il sindaco di Pescara replicando a Damiani asseriva: “Giovanni Damiani, in qualità di dirigente, Giancarlo Odoardi, in qualità di consulente ambientale, hanno redatto il PAN approvato nel 2008 dalla giunta D’Angelo, Alessandrini, Blasioli, che prevedeva la strada pendolo nel punto dove verrà realizzata. La strada è stata confermata nel PAN del 2019, in cui sulla testata figura il nome di Giovanni Damiani, come redattore del PAN 2008, approvato dal Consiglio Comunale a guida Alessandrini all’unanimità. Quel PAN, con la strada pendolo nella medesima posizione, è diventato legge regionale. Ora, la domanda è: viste le carte, chi ha deciso di realizzare la strada in quella posizione? Chi ha deciso che le piante sarebbero state tagliate? La risposta è nelle carte, non nelle parole al vento, o nei ripensamenti tardivi.”
All’intervento del primo cittadino sul canale social non mancò la replica di Damiani “Ribadisco e posso dimostrare che quel Piano approvato é stato profondamente rimaneggiato, anche se sulla mia proposta del 2008-2009. Quella fascia alberata era intoccata.” asseriva Damiani proponendo una sua collaborazione con l’amministrazione “Ribadisco e posso dimostrare che quel Piano approvato é stato profondamente rimaneggiato, anche se sulla mia proposta del 2008-2009. Quella fascia alberata era intoccata.” replicò il primo cittadino. Oggi associazioni e opposizioni si sono ritrovate in via Pantini per una nuova replica al sindaco Masci.
LE OSSERVAZIONI DI DAMIANI E ODOARDI
«Seguono parole e fatti, verificabili, in risposta alle attribuzioni di responsabilità rivolte al dr Giovanni Damiani e al dr Giancarlo Odoardi circa le ragioni per cui l’attuale Amministrazione si sente oggi impegnata e autorizzata a realizzare il tratto terminale sud della cd Strada Pendolo all’intero del perimetro della Riserva Regionale Pineta Dannunziana con il contestuale taglio di alberi in corrispondenza del tracciato dell’asse viario.»
Facciamo presente quanto segue:
GIOVANNI DAMIANI
- ho prestato servizio al comune di Pescara, con la qualifica di dirigente, dal 3 luglio 2007 fino al 31/luglio/2009;
- durante questo periodo, tra l’altro, ho coordinato la redazione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana (di seguito PAN);
- le vicende giudiziarie che colpirono il Sindaco dell’epoca, Luciano D’Alfonso, impedirono che tale piano, definito pressoché completamente, potesse venire approvato dalla Giunta e portato in Consiglio per l’adozione; gli Organi comunali allora in carica potevano operare esclusivamente per l’ordinaria amministrazione per tutto il periodo precedente le elezioni;
- non ricadendo l’approvazione/adozione del PAN nell’ordinaria amministrazione, la Giunta comunale, presieduta dal vicesindaco dell’epoca Camillo D’Angelo, ritenendolo meritevole che fosse posto agli atti, ne deliberò la presa d’atto (in allegato parte della delibera di cui il Sindaco Carlo Masci ha pubblicizzato via FB solo la testata e non il contenuto),
- si noti la parte finale della delibera in cui si dà mandato alla dirigenza del Settore Lavori Pubblici Servizio Verde Parchi e Giardini di “predisporre tutti gli atti per la prosecuzione delle fasi di progettazione che richiedono di essere completate anche con il ricorso al conferimento di incarichi in capo ai tecnici innanzi citati”;
- l’8 giugno entrava in carica il nuovo Sindaco, Luigi Arbore Mascia che mi ha convocato per comunicarmi la decisione di non rinnovare il mio incarico presso il Comune. Tempo di predisporre le carte e le memorie per un passaggio ordinato di consegne (cosa sconosciuta al Comune e poi comunque rivelatasi inutile), il 31 luglio 2009 ho lasciato il Comune. Da allora non sono mai stato chiamato, né udito, né coinvolto in nessun modo per il prosieguo della progettazione del PAN;
- durante l’intera Consigliatura del Sindaco Luigi Arbore Mascia, durata fino al 15 giugno 2014, il PAN è rimasto lettera morta (non si rinviene alcun atto in merito);
- un nuovo PAN redatto sulla base del precedente e profondamente modificato, viene approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 127 del 23 novembre 2018, e “con l’approvazione di 15 emendamenti che hanno integrato e modificato – non in modo sostanziale – le NTA e la Relazione generale del PAN, rispetto a quanto già precedentemente condiviso con la Regione Abruzzo – verbale prot. 44296/18 del 14 febbraio 2018; approvato dalla Giunta comunale il 15 luglio 2020 e adottato con pubblicazione sul BURA” (testo ripreso integralmente dalla delibera allegata all’attuale PAN);
- nella testatina del PAN attualmente in vigore sono riportati i nomi dell’Assessore dell’epoca, Paola Marcheggiani, che ne aveva delega specifica, l’intero staff tecnico comunale che lo aveva elaborato e poi sotto la voce “ANALISI A CURA DI” i nomi di esperti che hanno condotto le analisi. Per quanto riguarda lo scrivente la dicitura è: “Dott. Giovanni Damiani (coordinatore della bozza di PAN 2009) per gli aspetti storici, ecologici e delle aree umide” (come da immagine che allegata, tratta dal PAN vigente).
GIANCARLO ODOARDI
- a seguito dell’aggiudicazione di un bando pubblico, nel periodo tra il 2008 e il 2009 svolgevo consulenza nell’ambito a sostegno del Centro di Monitoraggio e Gestione Sicurezza Stradale;
- in data 1° settembre del 2008 sono stato incaricato, con atto di repertorio n. 34, di “Svolgere attività di supporto al Dirigente Responsabile del P.T dei LLPP in ordine alla redazione del Piano di Assetto Naturalistico Pineta Dannunziana”;
- in esito a tale mansione mi sono occupato di ricostruire tutto l’iter storico della redazione del PAN oltre che collazionare l’intero materiale, essenzialmente dal punto di vista testuale e non cartografico, per gli adempimenti a seguire;
- l’attività di consulenza si è chiusa con la predisposizione della documentazione necessaria per la presa in carico da parte della Giunta dell’epoca;
- il mio nominativo appare nelle testatine della documentazione predisposta nel 2009 ma poi scompare in quelle dell’elaborato definitivo del 2018.
LE CONCLUSIONI DI DAMIANI E ODOARDI
Non risponde a verità che il tracciato stradale che prevede l’abbattimento di una fascia arborea all’interno della Riserva Regionale Pineta Dannunziana sia stato previsto nel PAN elaborato nel 2009, con il coordinamento di Giovanni Damiani assistito da Giancarlo Odoardi. Il PAN del 2009 non è stato mai approvato e i suoi contenuti e gli studi, su cui si è lavorato successivamente, sono stati presi come “BOZZA” dall’assessore Marcheggiani della Giunta Alessandrini (sul PAN successivamente rielaborato, approvato e vigente, è scritto testualmente sotto la voce “analisi a cura”: Dott. Giovanni Damiani coordinatore della bozza di PAN 2009). Dal 31 luglio 2009 sono trascorsi 12 anni nel corso dei quali non abbiamo avuto alcuna altra occasione di essere coinvolti nella redazione del PAN approvato, di cui prendiamo conoscenza solo nel corrente mese. Il tracciato della deviazione della SS16, contemplato nel PAN redatto nel 2009 (e non della strada-pendolo attuale), era previsto sull’attuale via Pantini, ampliata verso la collina, senza sacrificio della fascia arborea di cui oggi è previsto l’abbattimento. Di detto intervento si fa cenno all’art. 5 (Nuova viabilità) delle NTA della bozza del 2009, che si riporta in allegato, dove tra l’altro si fa un lungo elenco di assi viari da dismettere per essere ricondotti a viabilità interna e secondaria e di fruizione controllata. Per le ragioni suddette, il tracciato in esame, via Pantini, venne fatto oggetto, nel 2008-2009, di un accurato sopralluogo da parte nostra alla presenza di dell’Arch. Pierpaolo Pescara (all’epoca Dirigente presso il Comune di Pescara) e con tecnici comunali; in quella occasione si valutò l’ipotesi di abbattere non più di 7 alberi, peraltro di poco o nullo pregio, intervento che venne valutato possibile in quanto realizzato ai fini della riunificazione della pineta. Il PAN redatto nel 2009 prevedeva che il tracciato si sviluppasse FUORI dal confine della Riserva; la strada-pendolo di oggi, viceversa, è assolutamente dentro il perimetro della Riserva in contrasto con la relativa legge istitutiva e lo stesso PAN ora vigente, e per giunta in zona classificata come di massima protezione. Non risponde a verità, come affermato in un proprio post sulla pagina FB, che si tratti solo di “arbusti, rovi e frasche”: si è invece in presenza di una “fascia boscata” adulta, composta da un’intera comunità di alberi autoctoni, rigogliosi e tutelati dalla legge. Unico arbusto presente è un esemplare di Mirto, tolto il quale la fascia boscata richiamata è senza né rovi né frasche. Disponibili ad un incontro chiarificatore, si porgono i più cordiali saluti. Dr Giovanni Damiani Dr Giancarlo Odoardi |
Il Movimento 5 Stelle “il sindaco sceglie di ignorarci”
Pescara, 22 maggio 2021 – “Masci fa finta di non vedere o non è in grado di comprendere ciò che lui stesso presenta agli altri. Mentre lui mostra copie del Piano di assetto naturalistico dove è prevista una viabilità quale indicazione di massima, dimentica di vedere il Piano regionale paesistico, recepito anche dal Comune di Pescara, nel quale l’area dove la sua amministrazione vorrebbe costruire una strada è all’interno della zona di Conservazione integrale che la impedisce.”. Questo il commento dei consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola, Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere dopo che il primo cittadino ha accusato i 5 Stelle e le associazioni ambientaliste di polemiche strumentali riguardo il progetto di allargamento stradale di Via Pantini. “Dallo studio della documentazione tutta l’area coinvolta dal progetto Masci ricade all’interno della “zona di conservazione integrale” del Piano Paesistico Regionale nella quale è impossibile la realizzazione di una strada carrabile, come quella approvata da Masci – spiega la capogruppo M5S Erika Alessandrini – “Gli unici percorsi realizzabili in quell’area sono percorsi escursionistici e aree di verde attrezzato, quindi ci chiediamo come sia stato possibile ipotizzare strade a due corsie con doppio marciapiede incompatibili con un piano sovraordinato come quello paesistico. “Masci parla di un progetto approvato col consenso unanime delle forze politiche – prosegue la consigliera Erika Alessandrini – ma il PAN (Piano di Assetto Naturalistico) votato nel 2018 dal Consiglio Comunale, non aveva alcun progetto di dettaglio e anche lì dove era genericamente indicata la dicitura “viabilità”, certamente non può trattarsi di una strada a doppia corsia con doppio marciapiede”. “Il progetto di dettaglio – prosegue il consigliere M5S Paolo Sola – divenuto definitivo solo ora è una scelta imputabile completamente alla Giunta Masci, e a questo punto vogliamo andare a verificarne tutto l’iter di approvazione. Da settimane stiamo proponendo una valida alternativa che oggi è ancora possibile percorrere, ma il Sindaco, nell’ottusità che lo contraddistingue, sceglie di ignorarci, arrecando quindi deliberatamente un danno ambientale enorme alla nostra città”.
Il riferimento è alla proposta, avanzata dal Movimento 5 Stelle e bocciata dal centrodestra in Consiglio Comunale, di evitare l’abbattimento di 60 alberi recuperando lo spazio necessario a realizzare la nuova strada all’interno delle aree private adiacenti Via Pantini lato monte, coinvolgendo i proprietari in una cessione gratuita di una parte dei terreni. «Proprietari che il sindaco si ostina a non interpellare nonostante esistano missive ufficiali che testimoniano la totale disponibilità dei soggetti coinvolti a dare seguito alla cessione gratuita». Si tratta di un iter amministrativo già utilizzato dal Comune di Pescara in altre circostanze che consentirebbe di attuare l’intervento ampliando la sede stradale qualche metro più a monte, salvando così gli alberi e l’area di sgambamento cani dell’area in questione.
“È per questo che, vista una tale insensata ostinazione da parte del Sindaco – proseguono i consiglieri Massimo Di Renzo e Giampiero Lettere – ci siamo già mossi per interpellare la Soprintendenza e il Ministero che ha elargito i fondi, per verificare se la cancellazione di un tale patrimonio ambientale, all’interno di una riserva naturale integrale, sia davvero compatibile con la destinazione del finanziamento. Sarà anche l’occasione per chiarire quale documentazione sia stata davvero inviata al Ministero, considerato che i progetti dovevano avere la conformità al PRG mentre quello oggi in discussione presenta la collocazione di una rotatoria in altro luogo senza aver approvato prima la Variante per delocalizzarla. Una simile svista addirittura non consentirebbe di accedere ai contributi”.
Aspetti condivisi dalle centinaia di cittadini che hanno già sottoscritto una petizione on-line per bloccare il progetto, e dalle tante realtà associative che ormai da settimane chiedono a gran voce di verificare ogni possibile alternativa. “Il messaggio a margine di questa vicenda – concludono i consiglieri pentastellati – è che la città non starà più in silenzio ad osservare. Si è messo in moto ormai da tempo un fronte comune a difesa non solo degli alberi di Via Pantini ma di tutto il nostro patrimonio ambientale, minacciato costantemente da un’amministrazione che considera l’asfalto e il cemento gli unici strumenti di miglioramento della qualità della vita dei cittadini.”