Bolognano- Il Tar di Pescara, con l’ordinanza del 27 aprile 2021, ha accolto la richiesta della Moligean di sospendere anche l’ultima ordinanza di demolizione.
«Il Sindaco di Bolognano, –ricorda Antonio Di Marco, Capogruppo del Gruppo Consiliare PROGETTO COMUNE– dopo la precedente bocciatura del TAR, aveva notificato alla Moligean una nuova ordinanza, con tanto di consulenza tecnica appositamente commissionata. L’ordinanza del Sindaco Di Bartolomeo aveva fissato al 2 maggio 2021 il giorno ultimo per eseguire le demolizioni».
Invece: ordinanza sospesa e causa rinviata al 22 aprile 2022. Nell’ordinanza cautelare il Tar ha sostanzialmente criticato l’ordinanza perché ha ordinato le demolizione senza un previo progetto che – si legge nel provvedimento dei Giudici Amministrativi – dovrà essere redatto secondo un “principio di leale collaborazione e buona fede”, “secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità” e le opere dovranno coordinarsi “con i previsti interventi di bonifica”.
«Ancora ritardi dunque e ancora grazie al Sindaco Di Bartolomeo» Commenta Di Marco che aggiunge. «Se la bonifica di Piano d’Orta è troppo difficoltosa per la sua Giunta che lasci il posto ad altri. Dalla lettura del provvedimento del TAR balzano però agli occhi due altre notizie scoop.
La prima.
Il Sindaco Di Bartolomeo non ha difeso in giudizio gli interessi del Comune di Bolognano.“Comune di Bolognano non costituito in giudizio”: così si legge nel provvedimento del TAR.
La seconda novità è forse persino più dirompente.
Sembra di capire che la Moligean abbia scoperto altri inquinamenti. Il TAR parla di “scoperta di nuove contaminazioni riguardanti i fabbricati” e di “circostanze sopravvenute che dovranno essere doverosamente vagliate dall’Amministrazione”.
Se anche i fabbricati dovessero risultare contaminati, –spiega concludendo Di Marco– il Sindaco Di Bartolomeo verrà sostituito dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica.
EDISON dovrà bonificare l’intero sito di Piano d’Orta, inclusi i fabbricati della Moligean, come prescritto nell’ordinanza provinciale del 2015.»