Pescara – “A Pescara le spiagge libere sono già poche e una parte anche con acque non balneabili. È pazzesco che la Giunta Comunale e l’assessora di Fratelli d’Italia decidano di affidarle a imprese private con finalità di lucro e quindi anche alle concessioni balneari confinanti.”
È quanto lamentano Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante Rifondazione Comunista – Sinistra Europea che muovono dubbi sulla inammissibilità di queste scelte; “Ci sembra che tra l’altro sia anche illegittimo perché il Piano Demaniale Regionale prevede che siano al massimo affidate dal comune a coop sociali e associazioni senza scopo di lucro.
Non è accettabile che si prosegua con la totale privatizzazione del demanio marittimo che ricordiamo è già occupato da un proliferare di manufatti e recinzioni a causa dell’atteggiamento clientelare della politica verso i balneatori.
Ancor più incredibile che la Giunta preveda di affidare le spiagge ai balneatori per 8 anni con la scusa del rifacimento di manufatti realizzati pochi anni fa.” Aggiungono i due dirigenti PRC che Invitano la Giunta Comunale a revocare le due delibere e i relativi avvisi pubblici.
“La spiaggia è di tutti. A Pescara dovremmo aumentare le spiagge libere riducendo la superficie delle concessioni che beneficiano dei risultati delle barriere antierosione pagate dalla collettività.
È grave che questa scelta sia stata assunta senza discuterne prima in consiglio e in commissione.” Concludono Acerbo e Di Sante