Pescara – Era il 15 febbraio del 2017, quando il Comune di Pescara comunicava: “sono circa 22.000 i punti luce che Enel Sole, la società del gruppo Enel che si occupa di pubblica illuminazione, gestirà per i prossimi dieci anni sul territorio del Comune di Pescara, con la sottoscrizione del contratto che formalizza l’aggiudicazione della gara d’appalto indetta da Pescara Energia S.p.A. (ex Pescara Gas S.p.A.) per l’illuminazione comunale”. Il contratto venne sottoscritto dall’Amministratore Unico di Pescara Energia, Tullio Tonelli e dall’Amministratore Delegato di Enel Sole, Emanuele Sguazzi, alla presenza del Sindaco Marco Alessandrini, del vice Sindaco Enzo Del Vecchio e del Responsabile Vendite Pubblica Amministrazione e Gare Enel, Fabio Borghese.
A ricordare la firma di quel contratto stilato quattro anni fa, oggi sono i comitati greenway Strada Parco che commentano, «assistiamo da ieri l’altro, giornata ideale post Pasquetta, alla solerzia indefessa e veloce del sindaco demolitore che ama Pescara: il quale, alla buon’ora, ha inviato gli operai di Enel Sole ad applicare le lampade led, con tanto di supporto in tinta “cerulea del color del Cielo”, sui pali osceni della Filovia.»
I comitati ricordano come quei pali presenti da un decennio non si sia mai attaccato alcun mezzo di trasporto rapido collettivo in sede riservata e protetta.
«Fatta eccezione per la prova di “inconsistenza” del 7 marzo 2017, ben coordinata dall’ex Assessore, Chiarissimo Professor Stefano Civitarese, col vettore prestatoci – per lo spazio di un solo pomeriggio funestato dalla pioggia gelida battente – da “La Panoramica” di Chieti, esperta in filobus dalla gestazione trentennale. »
Secondo i greenway per quei pali sussisterebbero tutte le condizioni giuridiche, necessarie e sufficienti, funzionali alla loro rimozione.
«Piuttosto che adornarli con le lampade led, come sta facendo il sindaco Carlo Masci in sfavorevole discrasia con le scelte ponderate in corso di definizione da parte del sindaco di Verona, Federico Sboarina, a sua volta impelagato, al pari di Pescara, nel pessimo affare gemello intestato al “Phileas olandese”. Vettore cessato per fallimento del costruttore “APTS” il 25 novembre 2014, che sempre il Presidente Tullio Tonelli – “inconferibile” ANAC a febbraio 2019 – ha lasciato in cattiva eredità alla sfortunata stazione appaltante TUA SpA.»
I comitati strada Parco lo definiscono “un mortificante lavoro di progettazione ideato in puro stile tracciato ferroviario di campagna” in versione rivisitata, e puntano il dito giudicando scarsa l’efficienza dei lumen misurati a terra.
«Calato con inusitata protervia su uno dei Viali più belli e frequentati dai cittadini, –aggiungono– che richiama alla memoria gli stilemi della vecchia Ferrovia Adriatica: inaugurata nel lontano 1863, dismessa il 31 gennaio 1988, trentatré anni fa, dal medesimo sedime bonificato e riqualificato a fine anni novanta col favore dei pescaresi festanti, dopo lunghi decenni di disagi indicibili.Una scelta inopportuna sul piano tecnico e amministrativo, adottata in risposta ai cittadini che proprio il giorno di Pasquetta avevano cortesemente sollecitato il sindaco Masci a seguire il buon esempio del sindaco di Verona, Federico Sboarina, sulla ricerca di soluzione più moderne e sostenibili a tutto vantaggio dell’impianto TRM in costruzione precaria e fallace dal gennaio 2009. Ciò premesso, posto che per il tratto del percorso riservato al filobus, compreso tra Viale Europa e Via Marinelli a Montesilvano, sui primi 40 pali della Filovia – se ne contano 212 complessivi – il medesimo supporto a sostegno delle lampade led è stato applicato a cura e spese dell’appaltatore, i comitati si domandano se non si tratti in questo caso di indebito conferimento, come tale non dovuto dal Comune di Pescara.»