Pescara – Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone, è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica. Ad eseguirla sono stati i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria che ai tre indagati hanno contestato reati contro la pubblica amministrazione, (corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti). Arrestati il direttore del Dipartimento di Salute mentale della ASL di Pescara ora in carcere assieme al legale rappresentante e alla responsabile di una coop sociale di Lanciano, risultano indagati 2 dirigenti medici. Sequestrati beni per circa 50mila euro, le indagini ancora in corso, riguardano una gara pubblica di appalto di oltre 11 milioni di euro, aggiudicata dall’Asl di Pescara.
«Gli accertamenti investigativi hanno preso il via nell’estate del 2020, a seguito di alcune segnalazioni giunte agli inquirenti in ordine a comportamenti volti a turbare illecitamente lo svolgimento di una significativa gara pubblica dell’importo di oltre 11 milioni di euro indetta dall’AUSL di Pescara e ancora in corso di svolgimento all’epoca degli esposti, ed il cui iter procedimentale si sarebbe compiutamente concluso in pieno periodo di emergenza pandemica.
Le indagini sviluppate in questi mesi, le verifiche istruttorie avviate sia attraverso attività di intercettazione telefonica che con l’ausilio di mezzi tradizionali, hanno permesso di accertare con evidenza che l’aggiudicazione della suddetta gara pubblica di appalto al consorzio S.G.S. è avvenuta illecitamente, e segnatamente a seguito di una procedura intenzionalmente pilotata in favore del consorzio abruzzese, in adempimento di un pregresso accordo corruttivo stretto tra i due suddetti emissari del consorzio e il Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Pescara, avente ad oggetto il pagamento di indebite somme di denaro in contanti e altre utilità per oltre 50.000,00 euro.» È quanto si legge in uno stralcio di nota della Guardia di Finanza.
Di Girolamo (M5S) “ora indagine interna”
“L’arresto del primario della Asl di Pescara Sabino Trotta nella vicenda dell’ormai noto appalto pilotato è l’ennesima riprova di quale sia il materiale umano sul quale punta Fratelli d’Italia. Il soggetto in questione è stato il primo dei non eletti alle ultime regionali del partito a supporto del presidente Marsilio, che del resto non si smentisce mai. Purtroppo poi a farne le spese sono gli abruzzesi, che non meritano di vedere la sanità regionale in mano a certi impresentabili figuri. Ci sono evidenze che Trotta si sia avvicinato alle pratiche irregolari della cooperativa di Lanciano coinvolta nell’inchiesta proprio per fini elettorali, aspetto che rende la vicenda ancora più insopportabile. Ora è basilare avviare delle indagini interne alla Asl, perché potrebbe non essere un caso isolato”. Così in una nota la senatrice M5s Gabriella Di Girolamo (M5s).
Sinistra Italiana “una ferita al cuore del servizio pubblico”
“È necessaria chiarezza su una vicenda che tocca il cuore pulsante di queste fase storica, ovvero il servizio sanitario nazionale, impegnato in una prova muscolare enorme come quella del covid da ormai oltre un anno.
Questa inchiesta rischia di mettere a repentaglio una fiducia già bassa dei cittadini nelle istituzioni: gli abruzzesi sono provati da una situazione socio-economica pesantissima legata ai lutti e alle numerose chiusure e restrizioni gestite malissimo dalla giunta regionale a guida Marsilio.
Una cattiva gestione politica della sanita che non deve però essere minimamente mischiata allo straordinario lavoro del personale socio sanitario Abruzzese a cui va tutta la nostra piena solidarietà. E quando arrivano notizie come queste il rischio e che si faccia di tutta erba un fascio.
Sinistra Italiana oltre ad essere garantista crede fermamente in un servizio pubblico efficiente e in cui trasparenza e professionalità siano al centro per garantire a tutte e tutti le migliori cure senza alcun tipo di disparità o favoritismo.
Per questo in attesa che le indagini facciano il loro corso è necessario che le stesse Asl di Pescara concorrano alla ricerca della verità costituendosi parte civile per tutelare l’immagine e il lavoro di tante e tanti operatori sanitari che ogni giorno rischiano la vita per occuparsi di noi e dei nostri cari.”
È quanto hanno dichiarato a margine della notizia Daniele Licheri, Segretario Regionale insieme aPierpaolo di Brigida, Segretario Provinciale Si Pescara
PD: “Inquietudine e condanna, ASL si costituisca parte civile”
“Destano inquietudine le notizie degli arresti di Pescara a seguito di indagini su una gara indetta dalla Asl”: inizia così la dichiarazione di Michele Fina e Nicola Maiale, segretari regionale e provinciale del Partito Democratico.
Per Fina e Maiale “la Regione Abruzzo dovrebbe aprire una fase di profonda riflessione sulla gestione della ASL pescarese, chiamata ad un profondo rinnovamento, specie in una fase così delicata per il nostro sistema sanitario. La Asl dovrebbe innanzitutto costituirsi parte civile, a tutela della propria immagine, dell’impegno di medici e sanitari in prima linea nell’emergenza pandemica, della dignità degli utenti, specie di quelli più fragili. Inquieta soprattutto registrare il fatto che il dirigente sanitario principale indagato è stato tra i candidati al Consiglio regionale nella lista del partito del presidente della Regione. Una circostanza che fa il paio con le indagini e le misure cautelari che hanno travolto i vertici dell’amministrazione comunale di Celano. In entrambi i casi vale naturalmente il principio della presunzione di innocenza, ma il malcostume che emerge dagli atti è già da adesso, ancora una volta, da condannare con fermezza, anche perché nel caso di Pescara riguarda persino le restrizioni anti – Covid, che poveri, normali abruzzesi e italiani hanno sofferto e soffrono ancora molto per rispettare”.
Pettinari (M5S) porta il caso in Consiglio regionale
“Questo sistema deve finire. Oggi si segna un passo avanti verso la legalità che, soprattutto in ambito sanitario, dovrebbe essere un pilastro imprescindibile. Chi specula sulla sanità, e quindi sulla salute dei cittadini, deve essere sottoposto a pene severissime. Ringrazio di cuore il procuratore della Repubblica di Pescara, la Dottoressa Anna Rita Mantini, e tutti i magistrati della Procura della Repubblica di Pescara, come anche gli investigatori della Polizia Giudiziaria, che ancora una volta lavorano con abnegazione per fare luce e tracciare la strada della giustizia per il bene della collettività”. Il commento arriva dal Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari sugli arresti avvenuti in merito agli appalti da 11 milioni della Asl di Pescara. “Quello che sta accadendo nella Asl di Pescara è un fatto gravissimo sul quale il Consiglio regionale deve essere informato immediatamente, per questo presenterò un’interpellanza urgente all’Assessore Verì e al Presidente Marco Marsilio perché, parallelamente alle indagini della giustizia, devono avanzare quelle interne su cui la Regione Abruzzo non può esitare neanche un secondo. Ricordiamo – incalza Pettinari – che la Regione Abruzzo ha il potere di vigilanza e controllo sulle aziende sanitarie locali. Noi continueremo, come abbiamo sempre fatto, a monitorare ogni spesa pubblica e in particolare quelle relative alla sanità regionale a salvaguardia della salute e del diritto alle cure dei cittadini abruzzesi”