Chieti – “Questa mattina ho partecipato alla manifestazione per denunciare la grave situazione in cui si trova la Pet-Tac all’Ospedale di Chieti. È stata l’occasione per ribadire, al fianco delle associazioni che hanno organizzato l’evento, quanto sia urgente risolvere questa vicenda. Sono mesi che denunciamo come questo macchinario, fondamentale per effettuare esami diagnostici a pazienti oncologici e con malattie neurodegenerative, sia obsoleto.” Torna così a porre in evidenza il tema il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi a margine della manifestazione ‘No Pet su Tir’ tenutasi a Chieti questa mattina.
Marcozzi denuncia di come il macchianario si trovi all’interno di un tir parcheggiato fuori dalla struttura. “Con tutte le conseguenti problematiche per le persone fragili che ne hanno bisogno, è attivo solamente un giorno alla settimana, causando lunghe liste d’attesa, e costa circa 500mila euro di soldi pubblici all’anno. Doveva essere una soluzione provvisoria, ma da quasi dieci anni si va avanti di proroga in proroga. Le responsabilità sono chiare, così come è evidente chi abbia il dovere di intervenire: per la parte politica serve l’intervento dell’Assessore alla Sanità Verì (Lega), mentre per quella operativa è necessaria l’azione del Direttore Generale della Asl 02 Schael. Tutti dicono di avere intenzione di acquistare un macchinario nuovo, eppure nessuno lo fa. Per adesso abbiamo ascoltato solo promesse dall’insediamento, due anni fa, della Giunta Marsilio, che vengono puntualmente tradite dai fatti. È il momento che il centrodestra e l’Azienda Sanitaria facciano il proprio dovere e acquistino una Pet-Tac di ultima generazione, che ha un costo di circa due milioni di euro, in modo da sanare una situazione emergenziale che dura da troppo tempo. Per quanto è costato il noleggio fino a oggi, avremmo potuto probabilmente comprare più di un macchinario, e ho anche provveduto a depositare esposto a Corte dei Conti e Procura della Repubblica per fare tutte le valutazioni del caso. Adesso è il momento di agire, e non smetteremo di denunciare finché non vedremo una Pet-Tac all’Ospedale di Chieti funzionante, di proprietà e fissa”, conclude Sara Marcozzi.