Pescara – I Giovani Democratici dell’Area Metropolitana di Pescara intervengono in merito agli ultimi sviluppi sul progetto della filovia sulla Strada Parco. Dopo aver appreso dalla stampa locale che a breve ripartiranno i lavori sul tracciato stradale, in seguito all’ok del Ministero dei Trasporti, i GD chiedono che il MIMS (ex MIT), TUA e la Regione, ciascuno per quanto di propria competenza, intraprendano la strada della massima trasparenza sul tema, mediante la pubblicazione degli ultimi atti e progetti così da metterli a disposizione della cittadinanza e dei comitati che continuano a nutrire forti perplessità e ad opporsi all’opera.
Anche i GD, in seguito ad un’assemblea sul tema, esprimono una posizione fortemente contraria all’opera. «L’area metropolitana pescarese ha bisogno di uno spazio interamente ed esclusivamente ciclopedonale, — affermano — e solo la Strada Parco può assumere questa destinazione, peraltro già prevista dal vigente PRG.»
«Riteniamo che i progetti di pedonalizzazione del lungomare, avallati dalle attuali amministrazioni comunali di Montesilvano e Pescara, — continuano i GD — siano impercorribili a causa dei tanti accessi carrabili ivi collocati al servizio delle abitazioni private e dei condomini. Non presentando questi limiti in quanto ex tracciato ferroviario, la Strada Parco è naturalmente votata alla ciclo-pedonalizzazione.»
«Ulteriori fattori che riteniamo incompatibili con il progetto del filobus sono: la presenza di un gasdotto ad alta pressione sotto il manto stradale; l’eccessiva velocità che i mezzi dovrebbero raggiungere sul tratto (circa 70 km/h) per rispettare la velocità commerciale prevista; il ripetuto sperpero di denaro pubblico necessario per l’adeguamento del tracciato e degli accessori alla normativa. Queste ed altre considerazioni ci fanno propendere per l’abbandono del progetto, la risoluzione del contratto a danno dell’aggiudicatario inadempiente e per la destinazione dei fondi già disponibili al potenziamento del trasporto pubblico ferroviario regionale tra Pescara e Montesilvano e ad una mobilità alternativa, come i bus elettrici, sulla Strada Parco. Quest’ultima proposta deve essere valutata attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, aperto a tutti i soggetti interessati.»
«Constatiamo, infine, — concludono i Giovani Democratici — che la realizzazione di un servizio di trasporto pubblico pesante, con velocità elevate come quelle previste, porterebbe inevitabilmente ad una frattura tra la zona ad est e quella ad ovest della Strada Parco. Proprio questa frattura portò alla decisione, nel 1988, di dismettere l’ex tracciato ferroviario e alla realizzazione di quello nuovo. Pertanto la realizzazione del filobus causerebbe un grave danno al tessuto sociale ed economico della nostra area metropolitana ed un ritorno ad un passato che i pescaresi non vogliono. Un problema che già trent’anni fa era ben presente e a cui era stata data una soluzione».