giovedì , 21 Novembre 2024

Porto di Ortona – Tu.Vi.V.A. “basta con le fossili, energia del passato!”

Il Coordinamento Tu.Vi.V.A. sconcertato dal nuovo progetto di hub energetico basato sul GNL, Gas Naturale Liquefatto, cioè metano, dopo la bocciatura del progetto sul GPL . GNL e GPL sono entrambi inseriti nella direttiva Seveso  come industria a Rischio Incidente Rilevante  Non si faccia passare una fonte fossile come sostenibile! 


Ortona – «Il porto di Ortona continua ad attirare gli interessi del business fossile: dopo la bocciatura del deposito GPL, si vuole far diventare il porto di Ortona un centro energetico con GNL. Si tratta di metano max 99% raffreddato a -160° e stoccato allo stato liquido in appositi serbatoi. 
Sebbene si specifica che verranno attuate tutte le precauzioni (e ci mancherebbe!), si tratta comunque di un potenziale pericolo per il territorio circostante, dato che questo tipo di impianti, sono inseriti nella direttiva Seveso (decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 ) tra gli impianti RIR – Rischio Incidente Rilevante al pari del GPL.»

È quanto asserisce il Coordinamento Tu.Vi.V.A. che in una nota aggiunge
«Per avallare il progetto, il gruppo Tosto specifica che il nuovo progetto sarà diverso dal precedente, come ammettendo in maniera velata che il precedente potesse essere un pericolo. Un’ammissione circa la bontà delle posizioni con cui tanti cittadini e associazioni si opposero a quel progetto. Paradossale per chi si vuole riproporre sul territorio con un nuovo progetto, fondamentalmente simile al precedente per potenziali rischi ambientali e sulla salute. 
I nuovi progetti energetici devono allontanarsi più che mai dall’antico modello fossile: sia perché la comunità ortonese in più occasioni ha mostrato la sua contrarietà, sia perché non si tratta di progettualità che incoraggiano e valorizzano il turismo locale sostenibile, l’agricoltura e le altre attività locali commerciali e imprenditoriali presenti. 
Un porto, come quello di Ortona può ambire ad altre direzioni più in linea con i modelli energetici sostenibili; si pensi per esempio all’elettrizzazione dei porti per mezzo di tecnologie pulite che combinano pannelli solari, turbine eoliche e sistemi di immagazzinamento dell’energia.
Tutta Europa si sta indirizzando verso idrogeno, elettrificazione da fonti sostenibili, tecnologie per il risparmio. Vogliamo lanciare il porto di Ortona verso il passato?» Concludono i responsabili del Coordinamento cittadino.

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